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Sei in: Fare l'Italia, fare gli italiani - Le classi sociali nel Risorgimento - 3 LE CLASSI POPOLARI - I lavoratori rurali - Contadini e Risorgimento

Contadini e Risorgimento

Oppressi dalla miseria com’erano e senza nessuno strumento culturale o politico per farsi sentire, i contadini da secoli esprimevano la loro disperazione con scoppi violenti di rabbia popolare che venivano rapidamente repressi. Queste rivolte erano dirette non tanto contro i padroni delle terre, che spesso vivevano lontani, quanto contro i loro intermediari, contro le forze dell’ordine, contro i commercianti accusati di speculare sui prezzi.
I motivi del Risorgimento (l’indipendenza dall’Austria, l’unità della patria, un mercato unificato in tutta la penisola) erano assolutamente lontani dagli interessi dei contadini, e gli ideali del Romanticismo erano sconosciuti e incomprensibili per persone del tutto analfabete. Inoltre la Chiesa aveva una forte presa nelle campagne, ed era facile per essa convincere i contadini che i patrioti erano banditi senza legge e senza Dio.
Eppure, in qualche occasione i contadini si schierarono con chi lottava per gli ideali risorgimentali: per esempio nella primavera del 1848, quando aiutarono i milanesi insorti nelle Cinque Giornate e poi allagarono i campi per impedire il passaggio dell’esercito austriaco, e specialmente nel 1860, quando si unirono ai Mille di Garibaldi in Sicilia sperando in una riforma agraria. Ma nel complesso il mondo delle campagne rimase estraneo, se non addirittura ostile, al processo risorgimentale e ancora di più si oppose al nuovo stato unitario, che dal 1860 in poi peggiorò ulteriormente le loro condizioni di vita con nuove tasse, con la coscrizione obbligatoria, con la perdita del diritto di usare le terre comuni, con la repressione feroce di chi veniva chiamato brigante.

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Domenico Induno, Il ritorno del soldato ferito, 1854, olio su tela, 42.4x53 cm, Gallerie di Piazza Scala, Milano

Attività

1) Controlla quanti contadini c’erano tra i Mille che partirono con Garibaldi in:

 

2) Metti a confronto l’impresa di Pisacane del 1857 e quella di Garibaldi del 1860. Come si schierarono i contadini nelle due occasioni? Perché? Per rispondere puoi consultare:

 

3) L’unificazione della penisola ad opera dei piemontesi fu ben accolta dai contadini, specie quelli del Sud? Rispondi leggendo le seguenti unità:

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