Guida alla Lettura
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Fonti consultate
L’impianto manualistico serve poco
L’impianto manualistico serve poco
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Bersaglieri e corazzieri
Fare l'Italia, fare gli italiani
Il processo di unificazione nazionale
Sei in: Fare l'Italia, fare gli italiani - Il Romanticismo, un movimento di libertà e giustizia. Patrioti e intellettuali, artisti e soldati - IL MOVIMENTO ROMANTICO NELL’ITALIA RISORGIMENTALE - Il Romanticismo e il Risorgimento italiano
Il Romanticismo e il Risorgimento italiano
Nel contesto italiano gli ideali romantici – la lotta dell’individuo contro il tiranno e dei popoli contro i loro oppressori, il
recupero di gloriose tradizioni del passato, l’identità linguistica e la comunanza culturale – si connotarono come
aspirazione all’indipendenza e all’unità nazionale e si manifestarono nelle insurrezioni che, a partire dal 1820-1821 e
passando per i moti degli anni trenta, esplosero in molte città e in tutti gli stati della penisola nel biennio rivoluzionario
Nel modulo esamineremo come la letteratura, la poesia, la pittura e soprattutto la musica riuscirono a rappresentare i
temi nazionali e patriottici, contribuendo in modo decisivo a formare intere generazioni secondo quei principi di libertà,
uguaglianza, fratellanza che le Rivoluzioni americana e francese avevano affermato e che il movimento romantico
aveva diffuso utilizzando i diversi linguaggi artistici.
In Pittura e Risorgimento esploreremo le narrazioni metaforiche di Francesco Hayez, il maestro per eccellenza del
Romanticismo storico, e le produzioni dei pittori-soldato, protagonisti delle battaglie risorgimentali e, poi, osservatori
critici della raggiunta unità.
In Melodramma e Risorgimento vedremo il ruolo fondamentale assunto dal teatro d’opera nella creazione di un
sentimento popolare e diffuso, per lo meno nelle città, fra tutti i ceti sociali, un sentimento favorevole all’unità e
all’indipendenza nazionale. Infatti, in teatro le classi sociali, pur divise in platea, palchi e loggione, secondo la
stratificazione sociale della vita quotidiana, si ritrovavano insieme davanti alle idee che giungevano dal proscenio e sulle
note della romanza tutti partecipavano, sentendosi italiani.
Studieremo, dunque, l’apporto dato a questo processo – spesso ben oltre le loro intenzioni – da musicisti e librettisti,
esaminando i testi e ascoltando le romanze di Mercadante, Rossini, Donizetti, Bellini, Verdi.
In Letteratura e Risorgimento, infine, esploreremo la valenza della figura dell’esilio nella letteratura risorgimentale e il
suo intreccio con le storie personali di esuli famosi quali Foscolo, Santarosa, Berchet; esamineremo la centralità dei
circoli milanesi nell’elaborazione di un “modello romantico nazionale”, analizzeremo la rilevanza formativa della storia
nella poetica manzoniana, verificheremo, per ultimo, la dimensione pedagogica assunta dalla memorialistica (Le mie
prigioni di Pellico, Noterelle d’uno dei Mille di Abba) e da alcune celebri e ancora note poesie risorgimentali (L’ultima
ora di Venezia, La spigolatrice di Sapri).