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Le forze armate

Le forze armate di un paese sono l’insieme degli apparati militari preposti alla difesa del paese. Durante il Risorgimento le forze armate furono protagoniste delle campagne militari che portarono all’unità d’Italia: le tre guerre d’indipendenza, la Spedizione dei Mille e la presa di Roma del 1870. A fianco delle forze armate del Regno di Sardegna, che nel 1861 divenne Regno d’Italia, combatterono dei volontari.

L’articolazione delle forze armate non è cambiata dall’Ottocento, se non per l’Aeronautica Militare, che non esisteva ancora: i primi utilizzi degli aeroplani in guerra si ebbero infatti nella campagna di Libia del 1911-1912 e poi durante la Prima guerra mondiale.

Delle forze armate fanno oggi parte l’Esercito, la Marina Militare, l’Aeronautica Militare e l’Arma dei Carabinieri, tutti sotto la direzione del ministero della Difesa.

Le forze armate del Regno d’Italia furono create intorno al nucleo dell’Armata Sarda in cui furono assorbite le forze armate degli stati via via annessi, depurati delle truppe e degli ufficiali che avevano deciso di mantenere una fedeltà ideale ai vecchi sovrani.

Reclutamento, ripartizione e gerarchie dei militari seguivano logiche simili negli eserciti dei diversi paesi, anche se i nomi utilizzati erano differenti.

Oggi, tra le diverse Armi in cui si articolano le forze armate, è presente la Guardia di Finanza, che ha compiti di vigilanza sulle frontiere, sul rispetto della normativa fiscale, sulle comunicazioni e altri ambiti specifici. Un corpo specializzato di tutela e controllo sulle frontiere era presente fin dalla fine del Settecento nel Regno sabaudo. Fu sciolto e rifondato più volte e, dopo l’unità d’Italia, aggregato al Corpo delle guardie doganali. È stato militarizzato nel 1907 e integrato a pieno titolo nelle forze armate nel 1911.

FORZE ARMATE

La mappa rappresenta la struttura e l’organizzazione delle forze armate nell’Ottocento.

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