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L’artiglieria

Proprio per potenziare le capacità della fanteria, in ogni divisione si trovavano reparti di artiglieria, dotati di armi più potenti che dovevano essere usate da una squadra di specialisti: obici, cannoni e, verso la fine dell’Ottocento, mitragliatrici. L’artiglieria rendeva necessaria la presenza, al seguito dei reparti, di animali da tiro (muli, asini) per muovere i cannoni, e l’intervento di reparti del genio per facilitare il trasporto e la creazione di postazioni difese e consolidate su cui posizionare le armi pesanti.

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Sebastiano De Albertis, L’artiglieria della Terza Divisione alla battaglia di San Martino, 1887, olio su tela, 166x353 cm, Gallerie di Piazza Scala, Milano

Attività

1) Leggi le pagine qui sotto indicate e rispondi alle seguenti domande:

 

  1. Sono più efficaci e precisi i cannoni a canna rigata o i cannoni a canna liscia?

  2. In quali scontri puoi vedere la differenza?

 

2) Osserva l’immagine inserita nella pagina Vittorio Emanuele a San Martino e rispondi alle domande:

 

  1. Come venivano spostati i cannoni lungo la linea del fronte e sui campi di battaglia?

  2. Nell’organizzazione dell’esercito a un certo punto fu creato il corpo dell’artiglieria a cavallo. Quale può essere stata secondo te la motivazione?

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