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Sei in: Fare l'Italia, fare gli italiani - L’impresa dei Mille - 3.2 SOGGETTI e PROTAGONISTI - Le biografie - Francesco Nullo 

Francesco Nullo

Francesco Nullo nasce a Bergamo nel 1828 da una famiglia agiata (il padre era commerciante di tessuti). Con i fratelli combatte nelle Cinque Giornate di Milano, partecipa alla Prima guerra d’indipendenza, nel 1849 difende la Repubblica Romana nelle file della Legione italiana di Garibaldi, è guida dei Cacciatori delle Alpi nel 1859.

Partecipa con più di altri duecento bergamaschi all’impresa dei Mille da Palermo al Volturno: da sergente delle guide si guadagnò i gradi di capi-tano, maggiore, tenente colonnello. In tale ruolo guidò la sfortunata spedizione di Isernia. Secondo la testimonianza di Giuseppe Cesare Abba è addirittura «il più bell’uomo della spedizione», «cavaliere e poeta della libertà».

Nel 1862 è ancora con Garibaldi in Aspromonte e mentre Garibaldi viene  avviato al Varignano, per lui si aprono per breve tempo le porte del terribile forte-prigione di Bard. L’anno seguente mette insieme una formazione di circa 600 volontari italiani e francesi e di profughi polacchi e parte in soccorso della Polonia, dove è scoppiata una rivolta contro l’Impero russo. Nullo cade combattendo, ucciso da un proiettile cosacco il 5 maggio 1863 nella piana di Krzykawka.

In Polonia, dove è sepolto, è considerato un eroe nazionale: il governo nazionale polacco gli conferì il grado di generale e diverse strade e piazze portano il suo nome. Per il suo eroismo in nome della libertà è ricordato da D’Annunzio nelle Laudi del cielo del mare della terra e degli eroi (cfr. il libro IV, La canzone di Mario Bianco).

Varie città italiane, tra cui Milano, Bologna e la sua Bergamo, gli hanno dedicato una strada.

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Busto di Francesco Nullo a Varsavia

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Ritratto di Francesco Nullo al Museo nazionale di Varsavia

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