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Sei in: Fare l'Italia, fare gli italiani - Gli stati preunitari: origine, restaurazione, moti liberali - 1 IL TEMA - Le società segrete dei liberali 

Le società segrete dei liberali

Molte organizzazioni segrete sorsero tra la fine del Settecento e i primi decenni dell’Ottocento in diversi paesi d’Europa, con lo scopo di ottenere l’indipendenza, negli stati che ancora facevano parte di imperi sovranazionali o, più in generale, di migliorare la società e le istituzioni. Tutte le società prevedevano riti di iniziazione per l’ammissione e diversi gradi di militanza e responsabilità, nonché un linguaggio segreto. Queste misure erano state escogitate per difendersi dalle polizie e dalla censura e mantenere segrete le riunioni e i nomi degli aderenti. Le organizzazioni erano infatti vietate dalle leggi e dovevano agire in modo clandestino.
La più importante era la Massoneria, sorta a fine Settecento, che utilizzava nei suoi riti il linguaggio dei muratori (maçon in francese significa appunto «muratore»). La Massoneria è l’unica associazione che esiste ancora e si propone di migliorare la società, ma non è più una società segreta. Molti patrioti del Risorgimento italiano aderirono alla Massoneria, sia durante le guerre risorgimentali, sia dopo la proclamazione del Regno d’Italia. Aderirono perché condividevano la speranza che la Massoneria potesse migliorare la realtà del nuovo Stato italiano: Garibaldi fu uno di questi.

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La Massoneria fu la prima delle associazioni segrete in cui si ritrovarono i liberali non solo in Italia, ma in tutta Europa.
Il termine Massoneria deriva dal francese mano («muratore») perché nei riti e nelle riunioni segrete i massoni usavano un linguaggio figurato in cui si ricorreva ai termini del lavoro di muratore e dei suoi attrezzi (compasso, riga, squadra...)

Gli Adelfi e i Filadelfi, creati da alcuni massoni, agivano già durante l’Età napoleonica in Francia. Anche i Sublimi Maestri Perfetti erano una derivazione della Massoneria e agirono nella prima metà dell’Ottocento nell’Italia settentrionale.
A Vienna, verso la fine del Settecento, fu istituita Filikí Etería, un’associazione segreta che si proponeva di lottare per la liberazione della Grecia dall’Impero ottomano: sciolta e ricostituitasi nel 1814 a Odessa sotto la guida di Alexandros Ypsilánti, divenne protagonista della lotta per l’indipendenza greca nel 1821.
La società segreta più importante durante il Risorgimento italiano fu la Carboneria con il suo ramo femminile, le Giardiniere. Sia i carbonari che le giardiniere tenevano riunioni segrete e avevano una struttura di affiliazione per gradi (apprendista, maestro, sublime maestro). Adottarono un linguaggio cifrato in cui si mescolavano termini religiosi e altri legati al mestiere di carbonaio e di giardiniera. La Carboneria era molto diffusa, oltre che in Italia, in Spagna ed ebbe un ruolo importante nei moti degli anni venti e trenta dell’Ottocento.
Aderirono alla Carboneria, durante la giovinezza, Mazzini, Garibaldi, Ciro Menotti, Silvio Pellico, Carlo Pisacane e altri patrioti. Molti carbonari morirono nei tentativi insurrezionali della prima metà dell’Ottocento e nella successiva repressione. La Carboneria fu criticata (e di fatto cessò di essere attiva) dopo il fallimento dei moti degli anni trenta da Giuseppe Mazzini, che fondò la Giovane Italia.
Oggi le società segrete sono proibite in tutti gli stati e quelle che ancora esistono e mantengono riti e riunioni segrete sono considerate organizzazioni malavitose come, per esempio, la mafia.

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