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Sei in: Fare l'Italia, fare gli italiani - Il Romanticismo, un movimento di libertà e giustizia. Patrioti e intellettuali, artisti e soldati - 1 PITTURA E RISORGIMENTO - Francesco Hayez, maestro del Romanticismo tra metafore e narrazione - La congiura dei Lampugnani

La congiura dei Lampugnani

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Francesco Hayez, La congiura dei Lampugnani, 1826, olio su tela, 149x117 cm, Pinacoteca di Brera, Milano.

L’opera è ispirata alla congiura ordita da tre giovani milanesi (Giovanni Andrea Lampugnani, Girolamo Olgiati e Carlo

Visconti) contro il duca Galeazzo Maria Sforza, ucciso il 26 dicembre 1476 nella chiesa di Santo Stefano. Il pittore ha

raffigurato il momento in cui i giovani, sfoderati i pugnali, si accingono a scagliarsi contro il duca, in arrivo sullo sfondo,

mentre l’umanista Cola Montano, loro educatore e ispiratore, si rivolge alla statua di santo Stefano per invocarne la

benedizione.

Per il pubblico ottocentesco non era difficile assimilare i congiurati agli affiliati della Carboneria che cospiravano per

liberarsi dalla tirannide austriaca.

L’episodio è riportato in numerose opere storico-letterarie, tra cui le Istorie di Niccolò Macchiavelli (1532), la Storia delle

Repubbliche italiane nel Medioevo dello storico svizzero Sismondi (1807-1808) e ne La congiura di Cola Montano,

tragedia di Alessandro Verri (1779), che furono le probabili fonti consultate dal pittore, al quale la tela era stata

commissionata nel 1826 da Teresa Borri Stampa, la nobildonna che qualche anno dopo avrebbe sposato in seconde

nozze lo scrittore Alessandro Manzoni.

Attività

Quale poteva essere il clima politico-culturale nella Lombardia del 1826? Consulta le unità sotto elencate e immagina di essere la nobildonna Teresa Borri Stampa che affida a Francesco Hayez l’incarico di realizzare la tela qui riprodotta.

Scrivi il dialogo che si svolge fra i due.

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