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Sei in: Fare l'Italia, fare gli italiani - La guerra nell’Ottocento: le battaglie e i modi di combattere nel Risorgimento - 1 LA LOGISTICA - La fotografia documenta le guerre risorgimentali

La fotografia documenta le guerre risorgimentali

La fotografia è un importante strumento di informazione: rapida, dettagliata, fedele. Fu usata fin dalle origini per fare ritratti e documentare avvenimenti storici, o destinati a diventarlo.

La Spedizione dei Mille, che fin da subito attirò per il suo carattere romantico ed eroico un gran numero di osservatori e giornalisti, fu ampiamente documentata dai fotografi, così come la presa di Roma nel 1870, in quanto evento di risonanza internazionale.

La fotografia però si prestava anche a realizzare dei falsi, o dei fotomontaggi, con scopi propagandistici.

Fronte_di_sebastopoli.jpg

Nella foto si vede l’accampamento dell’armata inglese a Sebastopoli, durante la guerra di Crimea.

Osserva la distesa di tende bianche sullo sfondo e i carri in primo piano, destinati al trasporto dei vettovagliamenti.

La guerra di Crimea, la Spedizione dei Mille e la guerra di Secessione americana furono i primi conflitti in cui operarono fotografi di guerra: le immagini trasmesse ai giornali, ma anche ai governi e ai sovrani, davano un’idea più precisa di qualunque rapporto scritto sulle condizioni degli accampamenti e del fronte. Nacquero in quegli anni le prime agenzie di stampa che tramite il telegrafo ricevevano dai fotografi e dai giornalisti inviati al fronte notizie e foto e le passavano ai giornali.

Attività

1) Dopo aver letto l’unità Palermo: barricate e telone, scorri l’indice del Modulo 5 – L’impresa dei Mille e trova altre unità con le foto di Sevaistre, il fotografo francese che seguì tutta la spedizione fin dai primi giorni. Copiale e costruisci un album fotografico.

 

2) Rileggi le unità indicate e cerca di capire perché si realizzavano dei falsi.

 

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