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Sei in: Fare l'Italia, fare gli italiani - Il contesto internazionale. Movimenti e istituzioni - 5 GLI ESULI, I RIFUGIATI POLITICI DEL RISORGIMENTO - Tra due insurrezioni (1820-1848) - Le Americhe: federalismo e libertadores

Le Americhe: federalismo e libertadores

Tra la fine del XVIII e i primi decenni del XIX secolo, le vicende delle colonie americane esercitarono una profonda influenza sul pensiero politico europeo. La società americana, che aveva realizzato i principi di libertà, tolleranza e progresso, veniva considerata dagli studiosi illuministi come un luogo ideale dove tutti gli uomini avrebbero potuto vivere felici. Nel suo scritto De l’influence de la revolution d’Amerique sur l’Europe, pubblicato nel 1786, Condorcet la presentò come un modello per il resto del mondo, un sistema da imitare per sconfiggere l’ignoranza e far trionfare ovunque la luce della ragione.
L’America del Nord e del Sud rappresentarono, dunque, un forte richiamo per gli esuli politici italiani, che vi approdarono fin dalla prima ondata migratoria degli anni venti.
Il Messico, nel 1824, dopo la conquista dell’indipendenza nazionale (1810) e altre lotte interne, aveva promulgato una carta costituzionale di stampo federalista, secondo il modello nordamericano. 
Sul tema federalismo-centralismo si confrontavano nel paese due fazioni che facevano riferimento a distinti gruppi sociali: da una parte i conservatori (escoceses), che avevano l’appoggio dei grandi proprietari terrieri e dei militari ed erano favorevoli a uno stato accentrato, dall’altra gli yorkinos, che potevano contare sul sostegno delle classi medie provinciali e del proletariato urbano ed erano favorevoli allo Stato federale
Gli esuli italiani che giunsero nel paese e, in particolare, Orazio Santangelo, un militare reduce dal Trienio Liberal, parteciparono attivamente a questo dibattito, riconoscendo nello stato federale un mezzo adatto a costruire e unificare una giovane nazione e non, come sosteneva la fazione più conservatrice, un fattore di disgregazione. 
Santangelo venne espulso dal paese nel 1826 per la sua posizione radicale e democratica, ma continuò a difendere la necessità del “federalismo democratico” in Messico, con articoli sui giornali di New Orleans
Nello stesso anno Claudio Linati e Fiorenzo Galli, appena arrivati in Messico, aprirono una stamperia e fondarono, insieme a un esule cubano, il poeta José Maria Heredia, la rivista letteraria e politica «El Iris» con l’intento dichiarato di civilizzare un popolo che ritenevano “semibarbaro”. Il periodico si pronunciò a favore dell’istruzione popolare e militare come fattori atti a promuovere le virtù civiche e lo spirito patriottico.

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Litografia di Claudio Linati (1790-1832), realizzata prima del 1833

Giacomo Costantino Beltrami attraversò tutto il paese, raccogliendo oggetti aztechi e campioni botanici e, avuto modo di incontrare i personaggi politici più significativi del tempo, ne ricavò un reportage, Le Mexique (1830), che ebbe notevole diffusione in Messico e in Europa.

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Enrico Scuri, ritratto di Giacomo Costantino Beltrami, 1842, Accademia Carrara

Nell’esilio sudamericano si rafforzò l’ideale romantico dell’eroe militare: Símon Bolívar, il Libertador per eccellenza, apparve infatti come il personaggio in grado di guidare i popoli all’indipendenza e, al contempo, di assicurarne le aspirazioni democratiche.
In figure come WashingtonRiegoBolívar si riconoscevano esempi positivi di “dittatori”, ai quali fosse possibile affidare, in caso di necessità, perfino una temporanea sospensione delle garanzie costituzionali.
L’esule più celebre che si rifugiò in Sud America è senza dubbio Giuseppe Garibaldi. Garibaldi vi riparò, dopo varie peregrinazioni, in seguito a una condanna a morte in contumacia che lo Stato sabaudo aveva emesso per la sua partecipazione al tentativo di insurrezione in Savoia del 1834. Vi combatté per l’indipendenza del Rio Grande do Sul, in Brasile, e per quella dell’Uruguay, mentre l’intera America latina stava vivendo la sua stagione di guerre di liberazione nazionali. 
In America latina Garibaldi imparò come combattere vittoriosamente con truppe di volontari contro eserciti regolari meglio armati e più numerosi. Cominciò così a essere riconosciuto come un condottiero invincibile e generoso, una perfetta incarnazione dell’eroe militare romantico. La fama così acquistata e la conoscenza delle tecniche della guerriglia influenzeranno positivamente l’esito delle sue imprese italiane. 
Negli anni trenta la migrazione verso il Sud America fu alimentata dalle scelte dello Stato Pontificio che favoriva – a richiesta e a pagamento – la commutazione del carcere in esilio, ricavandone vantaggi sul piano finanziario, in termini di immagine e dal punto di vista del controllo del territorio. Il governo pontificio riceveva per ciascun detenuto politico 36 scudi dalla società interessata a impiantare colonie in Brasile e, per di più, sgravava l’erario dalla spesa del mantenimento, contemporaneamente compiva un atto di clemenza (così sarebbe stato giudicato) e infine allontanava definitivamente dei pericolosi sovversivi. Il 9 febbraio 1837 salpava dal porto di Civitavecchia alla volta di Bahia in Brasile, la Madonna delle Grazie, con a bordo circa sessanta prigionieri politici, provenienti in gran parte dalla “turbolenta Romagna”, accompagnati da una quindicina di loro familiari. A questi deportati politici si erano aggiunti una quarantina di emigranti volontari che, insieme all’equipaggio, a un medico e a tre religiosi, costituivano l’intero carico di quel bastimento. Che si trattasse di commercio di schiavi o di viaggio verso un nuovo mondo, l’itinerario della Madonna delle Grazie sarebbe stato presto seguito da altre navi, dove ai fuoriusciti si sarebbero mescolati emigranti in cerca di fortuna, spesso attirati dalla favola dell’Eldorado.

Attività

1) Nel 1824 il Messico adottò una Costituzione di tipo federale. Che cosa significa? A quale modello si erano ispirati i patrioti messicani? Perché, secondo te? Puoi consultare la seguente unità:

 

2) Spiega in che cosa consiste il “federalismo democratico” dei fuoriusciti italiani in Messico e confrontalo con quello dei moderati e con il pensiero di Cattaneo, segnalandone analogie e differenze. Per rispondere puoi consultare queste unità:

 

3) Quale ruolo ebbe Garibaldi nelle guerre di liberazione nazionali del Sud America? Con che appellativo viene ancora oggi designato?

4) Garibaldi può essere considerato un esempio positivo di dittatore? Sai in quale occasione assunse questa carica? Per rispondere alle due domande puoi consultare queste unità:

 

5) L’America accolse anche profughi meno famosi di Garibaldi, per esempio Luisa Battistotti Sassi che aveva combattuto nelle Cinque Giornate di Milano. Puoi leggere la sua storia nella seguente unità:

 

6) Come definiresti il viaggio della Madonna delle Grazie da Civitavecchia a Bahia, in Brasile? Viaggio della speranza, fuga dalla disperazione, commercio di schiavi, scelta politica? Rifletti su quanto accade oggi tra la costa Sud e la costa Nord del Mediterraneo e giustifica la tua definizione, confrontandoti con i compagni.

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