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Sei in: Fare l'Italia, fare gli italiani - Il Romanticismo, un movimento di libertà e giustizia. Patrioti e intellettuali, artisti e soldati - 3 LETTERATURA E RISORGIMENTO - Poeti e poesie risorgimentali - Luigi Mercantini

Luigi Mercantini

Luigi Mercantini (Ripatransone 1821 – Palermo 1852) è sicuramente uno dei cantori più conosciuti del Risorgimento. Le sue composizioni La spigolatrice di Sapri e l’Inno di Garibaldi hanno riempito i testi scolastici e hanno accompagnato azioni di battaglia, hanno commosso e infiammato generazioni di italiani, contribuendo in modo determinante alla formazione di uno spirito patriottico.
Luigi nasce a Ripatransone, un paese delle Marche in provincia di Ascoli Piceno, e deve il suo nome al vescovo, monsignor Luigi Ugolini, del quale il padre Domenico era l’uomo di fiducia. Grazie alla protezione del vescovo, Mercantini può studiare nel Seminario di Fossombrone, dove la famiglia, al seguito del Monsignore, si era trasferita, diventare bibliotecario comunale e insegnare retorica ad Arcevia. 
Pur provato dalla scomparsa della prima moglie dopo pochi mesi di matrimonio, nel 1846 è tra quanti gioisce per l’elezione di Pio IX al soglio pontificio; successivamente partecipa all’esperienza della Repubblica Romana, combattendo per la difesa di Ancona (1849). Quando la città viene conquistata dagli austriaci, va esule nelle isole ioniche di Corfù e Zante, insieme ad altri patrioti che avevano partecipato alla difesa di Venezia: Daniele Manin, Niccolò Tommaseo e Gabriele Pepe.
Nel 1852 ripara in Piemonte, dove sposa una giovane pianista che gli darà cinque figli. Divenuto docente di letteratura italiana, insegna e svolge attività giornalistica: nel 1856 è alla guida del periodico «La Donna», che possiamo considerare la prima rivista femminile italiana; nel 1860 fonda il «Corriere delle Marche», oggi «Corriere Adriatico».
Nel 1858 conosce Garibaldi e su suo invito compone la Canzone italiana, che, musicata da Alessio Olivieri e assai più nota come Inno di Garibaldi («Si scopron le tombe, si levano i morti…»), sarà l’inno di battaglia dei volontari garibaldini nel 1859 e nel 1860.
Dopo un periodo trascorso a Bologna come docente di storia e di estetica presso l’Accademia di Belle Arti, viene nominato professore di letteratura italiana all’Università di Palermo, incarico che manterrà fino alla sua morte avvenuta nel 1852.

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Uno spartito di un’edizione francese dell’Inno di Garibaldi scritto da Luigi Mercantini

Attività

1) Ascolta l’Inno di Garibaldi, e leggine le parole, al link: https://www.youtube.com/watch. Quali simboli di patriottismo romantico vi riconosci? Elencali e confrontati con i compagni.

2) Immagina di essere Garibaldi che incarica Mercantini della composizione di un inno di battaglia. Scrivi il dialogo che avviene tra i due. Puoi consultare in proposito: https://it.wikipedia.org/wiki/Inno_di_Garibaldi.

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