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L’impianto manualistico serve poco
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Bersaglieri e corazzieri
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Il processo di unificazione nazionale
Sei in: Fare l'Italia, fare gli italiani - L'impresa dei Mille - 1 IL TEMA - I canti dei garibaldini e su Garibaldi
I canti dei garibaldini e su Garibaldi
L’impresa dei Mille fu accompagnata da molte canzoni, che i garibaldini cantavano in coro. Garibaldi ci teneva molto: aveva addirittura chiesto ai diversi artisti presenti nelle sue truppe di comporre canti patriottici e lui stesso aveva scritto testi che potevano essere musicati. Infatti, queste canzoni erano di compagnia durante le lunghe marce, diventavano inni di guerra durante gli scontri, ma specialmente servivano a cementare il gruppo dei garibaldini, così diversi tra loro per origine sociale, cultura e linguaggio.
Durante i mesi della conquista del Regno delle Due Sicilie le canzoni più cantate in coro furono quelle che dal 1848 avevano accompagnato le vicende risorgimentali: Il Canto degli italiani, La bandiera dei tre colori, Il Canto del volontario toscano, l’Inno di Garibaldi di Mercantini (1858) e specialmente La bella Gigogin, che diventò presto, per il suo ritmo allegro, la canzone simbolo dei Mille.
Negli anni che seguirono invece, dato il successo internazionale dell’impresa, furono moltissime le canzoni nuove sia in italiano che nei diversi dialetti dedicate alle camicie rosse e specialmente a Garibaldi. I testi esaltavano le azioni dei Mille, contribuivano a costruire la leggenda e la “santificazione” di Garibaldi, ma anche riprendevano i temi cari allo schieramento democratico ed erano critici in particolare nei confronti dell’esercito monarchico dell’Italia unita.
Molte di queste canzoni rimasero nella tradizione popolare e alcune vennero riprese in seguito da gruppi politici, anche molto diversi tra loro: i movimenti anarchici e socialisti di fine Ottocento le utilizzarono per la loro carica rivoluzionaria e antimonarchica, i fascisti degli anni venti per il loro valore nazionalistico e patriottico, i partigiani della Resistenza al nazifascismo per l’invito a lottare contro la tirannide e per la libertà.
Garibaldina di Francesco Dall’Ongaro (1864)
Garibaldi fu ferito. Noi siamo i cacciatori delle Alpi
Anche negli anni dopo la Seconda guerra mondiale il mito garibaldino non è tramontato e ancora oggi sono molte le canzoni che lo utilizzano, anche se magari in chiave ironica e polemica.
Garibaldi Blues di Bruno Lauzi (1962)
La morte di Anita Garibaldi dei Cantacronache (1963)
Il Garibaldi innamorato di Sergio Caputo (1987)
È tornato Garibaldi di Statuto (1993)
Camicie rosse di Massimo Bubola (1996)
Pimpami la storia di Caparezza (2008)
Copertina del disco Garibaldi innamorato di Sergio Caputo