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Sei in: Fare l'Italia, fare gli italiani - Il contesto europeo e internazionale. Movimenti e istituzioni - 5 GLI ESULI, I RIFUGIATI POLITICI DEL RISORGIMENTO - Dalla Rivoluzione francese alla Restaurazione - Buonarroti e Foscolo, i primi fuoriusciti

Buonarroti e Foscolo, i primi fuoriusciti

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Filippo Buonarroti

Filippo Buonarroti, che abbandonò l’Italia all’epoca della Rivoluzione francese per rifugiarsi in Corsica, può essere considerato il primo esempio di esule politico “risorgimentale. Con il suo espatrio e con la sua opera di proselitismo aprì una strada che altri fuoriusciti italiani avrebbero seguito fino all’unificazione nazionale. Questo infaticabile portavoce del giacobinismo fu infatti in grado di diffondere in tutta Europa – attraverso la rete dei suoi affiliati e la sua intensa attività pubblicistica – i principi democratici di libertà, uguaglianza e fratellanza universale affermati dalla Rivoluzione francese. 
Tra coloro che furono banditi possiamo ricordare Liborio Romano, condannato all’esilio dopo i moti del 1820-1821 nel napoletano e in Sicilia, e nuovamente dopo il fallimento del 1848 e il ritiro della Costituzione da parte del re Ferdinando II di Borbone; mentre Ugo Foscolo nel 1815, dopo la sconfitta di Napoleone, preferì andarsene esule e non fare più ritorno in patria, inaugurando per l’Italia, come ebbe a dire Carlo Cattaneo nel 1860, «la nuova istituzione dell’esilio». Il poeta, che aveva prestato servizio come ufficiale nell’esercito napoleonico, quando gli austriaci rientrarono a Milano, rifiutò di prestare giuramento al nuovo governo e preferì rifugiarsi in Svizzera. Da lì poté proseguire per l’Inghilterra, dopo aver ottenuto un passaporto diplomatico, in quanto nativo delle isole Ionie che in quel periodo erano un protettorato inglese. Il gesto, grazie alla fama di cui Foscolo a quel tempo già godeva, sarà imitato da molti: si è infatti calcolato che complessivamente tra il 1815 e il 1830 circa tremila fuoriusciti lasciarono l’Italia. Si trattava di una élite intellettuale: erano in prevalenza aristocratici o liberi professionisti di estrazione borghese, che avevano svolto ruoli di rilievo nell’esercito o nell’amministrazione napoleonica a livello locale.

Attività

1) Disegna sulla carta geografica i percorsi compiuti da Filippo Buonarroti, Ugo Foscolo, Liborio Romano nel loro esilio, confrontali con la Cronologia del Risorgimento italiano e indica le date delle principali tappe compiute da ciascun personaggio, segnalando analogie e differenze (per esempio: chi non fece mai ritorno? Chi fu costretto al confino? Chi fu incarcerato e per quale motivo?).

2) Quale significato attribuisci all’affermazione di Carlo Cattaneo: «E così Ugo Foscolo diede all’Italia una nuova istituzione: l’esilio»? Tieni presente che venne pronunciata nel 1860, mentre Cattaneo era accorso a Napoli per incontrare Garibaldi vittorioso sui borbonici. Fai le tue ipotesi. 
A proposito di Cattaneo puoi consultare:

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