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Sei in: Fare l'Italia, fare gli italiani - Il Romanticismo, un movimento di libertà e giustizia. Patrioti e intellettuali, artisti e soldati - 1 PITTURA E RISORGIMENTO - La pittura risorgimentale: i pittori-soldato - ... battaglie e conquiste

... battaglie e conquiste

La battaglia della Cernaja di Gerolamo Induno

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Gerolamo Induno, La battaglia della Cernaja, 1857, olio su tela, 292x494 cm, Gallerie di Piazza Scala, Milano.

Gerolamo Induno, l’autore del dipinto, fu l’esempio più rappresentativo dei pittori-soldato del XIX secolo. Volontario garibaldino, fu presente in tutte le campagne risorgimentali a partire dalle Cinque Giornate di Milano. Nel 1855 salpò da Genova per unirsi all’esercito di Vittorio Emanuele e partecipare alla guerra di Crimea. L’artista, che aveva ricevuto il compito di documentare la campagna, eseguì numerosi schizzi e bozzetti che poi rielaborò in grandi tele come questa, che misura circa tre metri per cinque. Essa illustra un episodio in cui l’esercito piemontese si distinse, respingendo quello russo sul fiume Cernaja. La battaglia, combattuta il 16 agosto 1856, fu un evento in sé poco significativo, ma importante per il governo di Cavour, che poté sedersi al tavolo delle trattative di pace e porre la questione italiana all’attenzione dell’Europa.

Il pittore rappresenta il combattimento sullo sfondo mentre i bersaglieri, in secondo piano, attraversano il fiume. A sinistra è schierata la fanteria, ma l’attenzione dello spettatore è attirata da un gruppo di personaggi davanti alle prime file: un gruppo di suore e di soldati nemici, uno dei quali, morente, riceve l’estrema unzione. A destra, una batteria leggera si muove per raggiungere il luogo dove l’azione infuria. Al centro, in posizione più elevata, il generale La Marmora con il suo Stato Maggiore osservano il campo di battaglia.

L’assalto a Madonna della Scoperta di Giovanni Fattori

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Giovanni Fattori, L’assalto a Madonna della Scoperta, 1864-1868, olio su tela, 175x410 cm, Museo civico “Giovanni Fattori”, Livorno.

Il soggetto del quadro è un episodio che caratterizzò la battaglia di San Martino (24 giugno 1859) che, con la battaglia di Solferino, fu il combattimento conclusivo della Seconda guerra d’indipendenza. Mentre a Solferino l’esercito francese si scontrava con le truppe austriache, nella zona denominata Madonna della Scoperta l’esercito sardo costrinse alla ritirata le brigate austriache. In seguito a questa vittoria, l’Austria fu costretta a cedere la Lombardia a Napoleone III, che a sua volta la consegnò a Vittorio Emanuele II.

L’esecuzione del dipinto impegnò notevolmente l’artista, che eseguì diversi sopralluoghi e studi approfonditi documentati da una serie di disegni. Fattori ha colto il momento in cui una colonna d’artiglieria si appresta ad attaccare dopo che la fanteria ha concluso il suo compito. Al centro della scena, il commovente particolare del tamburino caduto.

La battaglia di Varese di Federico Faruffini

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Federico Faruffini, La battaglia di Varese, 1862, olio su tela, 145x290 cm, Museo del Risorgimento, Pavia.

Nella Battaglia di Varese, combattuta il 26 maggio 1859, perse la vita il giovane patriota pavese Ernesto Cairoli. Prima di arruolarsi con Garibaldi nei Cacciatori delle Alpi, Ernesto aveva destinato nel suo testamento al pittore Federico Faruffini, amico fraterno e compagno di studi all’università di Pavia, una somma per l’esecuzione di un dipinto a tema patriottico. La morte dell’amico offrì a Faruffini il soggetto del quadro. A destra, in primissimo piano, Ernesto, il protagonista del dramma che si sta compiendo, è stato appena colpito e sta per cadere sotto lo sguardo del fratello minore Enrico, e dell’amico Pietro Magenta, che sono alle sue spalle. Pietro morirà nello stesso combattimento ed Enrico sarà ucciso dagli zuavi pontifici a Villa Glori nel 1867 durante il vano tentativo di liberare Roma.

I bersaglieri alla presa di Porta Pia di Michele Cammarano

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Michele Cammarano, I bersaglieri alla presa di Porta Pia, 1871, Museo di Capodimonte, Napoli.

La grande tela (290x469 cm) celebra la conquista di Roma da parte delle truppe italiane. Un plotone di bersaglieri si lancia con impeto in avanti, pronto ad aprire il varco che permetterà all’esercito regio di entrare nella città che diventerà la nuova capitale del Regno d’Italia. In primo piano, a destra, il dramma del trombettiere che cade colpito dalla pallottola di un nemico invisibile.

Attività

Per ciascuno dei dipinti, cerca nel testo Fare l’Italia, fare gli italiani informazioni utili a ricostruire l’evento rappresentato.

Scegli quindi l’evento che più ti ha coinvolto, spiega il motivo della tua scelta e, assumendo il punto di vista di un testimone (lo stesso pittore-soldato, un soldato nemico ferito, un giovane comandante di plotone, una donna che assiste i feriti ricoverati nel suo casolare) racconta, in una lettera a un amico o a un familiare, come si è svolta la battaglia di cui sei stato testimone partecipe. Ovviamente il tuo punto di osservazione varierà secondo l’identità che avrai preferito assumere.

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