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Vettovagliamento e cucina

Tutti i soldati portano nello zaino, oggi come nell’Ottocento, una razione di cibo per sopravvivere nel caso si trovino separati dal reparto, durante una battaglia prolungata. Occorre però procurare acqua e cibo e cucinarlo per un gran numero di soldati, mentre le truppe sono in caserma o accampate, in attesa dello scontro. L’acqua può essere facilmente presa da fonti, pozzi e corsi d’acqua, ma il cibo va procurato. Già nell’Ottocento parte delle provviste veniva portata al seguito dell’esercito su carri trainati da muli (oggi su camion), ma una parte veniva comperata o requisita presso i contadini e i commercianti che si trovavano lungo il percorso dell’esercito. Queste pratiche si prestavano a volte ad abusi: saccheggi o favori negli appalti e negli indennizzi.

Importante era anche la distribuzione ai soldati del vino che dava una certa euforia e aiutava ad affrontare il rischio di morire in battaglia. Tabacco e vino aiutavano poi i soldati nei momenti di riposo e in licenza.

Alcuni lavori di cucina, come pelare le patate, erano svolti da tutti i soldati a turno (le corvée), mentre cucinare i pasti era un’attività nella quale solo alcuni soldati si specializzavano.

Attività

Leggi l’unità sulla guerra di Crimea e individua l’importante cambiamento nell’alimentazione dei soldati che fu introdotto durante questa guerra.

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