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Sei in: Fare l'Italia, fare gli italiani - Le classi sociali nel Risorgimento - 2 LA BORGHESIA - Una classe sociale molto eterogenea

Una classe sociale molto eterogenea

Si può definire borghese la classe sociale che ha a disposizione denaro ricavato non solo dalla rendita agricola, come nel caso della nobiltà, ma specialmente da attività professionali effettivamente svolte.
Nel corso dell’Ottocento la borghesia in Italia andò crescendo nel numero e nel potere, anche se in modo minore rispetto ai paesi europei più sviluppati, come Inghilterra, Francia o Olanda. Così la descriveva Gerolamo Boccardo nel Dizionario dell’economia politica e del commercio del 1882:

Posta tra due classi estreme della società, la borghesia partecipò sin dal suo nascere delle doti di ambedue: dal popolo, donde usciva, prese lo spirito laborioso, l’indole forte ed energica, l’amore della famiglia, l’entusiasmo della libertà; dall’aristocrazia, cui tendeva innalzarsi, i modi più puliti, l’ambizione di elevarsi e di dominare.

 

Circa un quarto della popolazione italiana dell’Ottocento poteva essere definita borghese, anche se al suo interno era possibile distinguere tre gruppi, diversi per ricchezza e tenore di vita: l’alta, la media e la piccola borghesia.
Dell’alta borghesia facevano parte banchieri, armatori, grandi commercianti, alti funzionari dell’amministrazione o dell’esercito, imprenditori industriali. Godevano di un grande benessere economico e cercavano in tutti i modi di far dimenticare le loro umili origini imitando lo stile di vita della nobiltà. Per questo molti di loro, appena potevano, investivano il loro denaro in terre e, per rivaleggiare in eleganza e lusso con l’aristocrazia, si facevano costruire palazzi in città e ville in campagna dove trascorrevano i periodi di villeggiatura.
Come la nobiltà, anche l’alta borghesia si incontrava a teatro e nei circoli, mentre frequenti erano balli e banchetti, che diventavano occasioni per farsi conoscere e per combinare matrimoni. Infatti, poteva capitare che un membro di una ricca famiglia borghese si sposasse con uno di una famiglia nobile e in questo modo riuscisse a entrare nel ristretto circolo dell’aristocrazia.
La media borghesia era costituita da un gruppo molto vario di persone: liberi professionisti (come avvocati, medici, farmacisti, notai, ingegneri e architetti), commercianti, insegnanti, ufficiali dell’esercito, capitani di navi, affittuari agricoli, letterati e artisti, editori. Erano caratterizzati da un alto livello culturale più che da un tenore economico elevato, e il loro ruolo diventò sempre più importante in seguito alla continua espansione dei centri cittadini.
La piccola borghesia era composta da bottegai, artigiani qualificati, impiegati, maestri, piccoli proprietari terrieri. Queste famiglie potevano disporre di un reddito abbastanza modesto, ma il loro stile di vita era all’apparenza decoroso, anche se per mantenerlo dovevano fare molti sacrifici. Infatti, come l’alta borghesia imitava la nobiltà, e la media imitava l’alta, così la piccola borghesia cercava di seguire il modello della media, ed era terrorizzata dalla paura di cadere nella povertà.
Meno istruita della classe media, la piccola borghesia centrava i suoi valori sulla rispettabilità, e sul lavoro che le garantiva un reddito sufficiente per vivere e per disporre di un’abitazione decente, anche se modesta.

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Claude Monet, Il pranzo,1868, olio su tela, 231,5x151,5 cm, Städel Museum, Francoforte

Attività

Leggi le biografie di Nino Bixio, Daniele Manin, Carlo Cattaneo e rispondi alle seguenti domande:

  1. A quale classe sociale diresti che appartenevano e perché?

  2. Quali attività professionali hanno svolto nel corso della loro vita?

  3. Con chi si sono sposati? Hanno avuto un vantaggio economico o sociale dal matrimonio?

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