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Sei in: Fare l'Italia, fare gli italiani - Le classi sociali nel Risorgimento - 3 LE CLASSI POPOLARI - I lavoratori urbani - Operai e Risorgimento

Operai e Risorgimento

Mentre il mondo contadino rimaneva estraneo e addirittura ostile al processo risorgimentale, troviamo molti lavoratori manuali urbani sulle barricate delle città, sui campi di battaglia delle guerre di indipendenza e tra i volontari di Garibaldi. La loro partecipazione era dovuta specialmente alla propaganda mazziniana, che circolava clandestinamente non solo nei salotti delle classi ricche, ma anche nei porti e nelle bettole delle città frequentati dalle classi povere. Il pensiero di Mazzini aveva come obiettivo l’unità e l’indipendenza dell’Italia, ma, per arrivare a questo, sosteneva che il popolo dovesse prendere coscienza di sé, liberandosi dalla povertà e dall’ignoranza. Perciò accusava i proprietari di godere del frutto del lavoro altrui, mentre invitava i lavoratori a organizzarsi in società di mutuo soccorso, che garantissero sussidi ai soci vecchi o ammalati, spacci cooperativi, banche di credito, agenzie di collocamento per i disoccupati, scuole serali o festive, biblioteche e giornali.
È comprensibile che questi discorsi facessero presa tra artigiani e operai e li portassero ad aderire al partito democratico-repubblicano e alle sue iniziative, anche se gli obiettivi risorgimentali non erano certo l’interesse principale di queste persone. In effetti, quando l’unità e l’indipendenza furono raggiunte, le classi lavoratrici non ne ricavarono specifici vantaggi. Ma dall’esperienza di solidarietà e difesa reciproca delle società di mutuo soccorso, alla fine del secolo nacquero le organizzazioni sindacali e il movimento operaio moderno, che riuscirono a ottenere miglioramenti nelle condizioni di vita e di lavoro delle classi lavoratrici. Per arrivare al diritto di voto (comunque solo maschile) fu necessario aspettare fino al 1912.

Attività

Rispondi alle seguenti domande:

  1. Quanti furono gli operai e gli artigiani che caddero durante le Cinque Giornate di Milano? Quanti i borghesi? Contali nell’elenco che Carlo Cattaneo fece a partire dal registro mortuario della città.

  2. Perché credi che tante persone delle classi povere abbiano combattuto sulle barricate di Milano?

CREDITS

Autrici e responsabili del progetto: Silvana Citterio, Cristina Cocilovo, Marina Medi, Antonella Olivieri


Autrici - Collaboratrici: Sandra Baricelli per le carte originali, Giuliana Boirivant per “Melodramma e Risorgimento” in Modulo 8 Il Romanticismo, un movimento di libertà e giustizia. Patrioti e intellettuali, artisti e soldati, Adriana Sartori per “Pittura e Risorgimento” in Modulo 8 Il Romanticismo, cit. e alcune biografie.


Curatela e coordinamento progettuale: Silvana Citterio


Implementazione testi: Silvana Citterio, Mattia del Giudice (Fare l’Italia, fare gli italiani: il processo di unificazione nazionale. Moduli 1, 2, 3, 4, 5, 6), Elena Rossi (Fare l’Italia, fare gli italiani: il processo di unificazione nazionale. Moduli 7, 8, 9,10, 11; Fare l’Italia e gli italiani Primaria; Guida docente)


Progettazione: Mattia del Giudice

Copertina: Noa Carpignano (da Carlo Stragliati, Episodio delle Cinque Giornate in Piazza S. Alessandro, Museo del Risorgimento Milano)

Contatti:


silvcitt@gmail.com

milanosifastoriablog@gmail.com

Referente progetto: Silvana Citterio

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