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Bersaglieri e corazzieri
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L’Europa all’inizio del periodo: fine del XVIII-inizio del XIX secolo
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Il periodo napoleonico nell’arco di quindici anni aveva sconvolto il continente europeo con guerre sanguinose, modificando radicalmente il panorama istituzionale degli stati europei. Una volta sconfitto Napoleone, era indispensabile restituire all’Europa un assetto che le desse stabilità ed equilibrio per lungo tempo.
Le potenze, che si riunirono al Congresso di Vienna nel 1814-1815, si posero questi obiettivi, ma la soluzione che individuarono fu decisamente regressiva. Infatti la Santa Alleanza, che fu sancita al termine del congresso, ricostituì gli stati preesistenti al periodo napoleonico e fece tornare al potere i governanti aristocratici che la Rivoluzione francese e poi Napoleone avevano spazzato via. Comparvero di nuovo monarchie assolute, decisamente anticostituzionali e antiliberali, i cittadini tornarono a esser considerati sudditi e non vi fu rispetto per le aspirazioni nazionali, che si erano accese di speranza in tanti territori europei sotto Napoleone.
Tramontato il predominio francese sull’Europa, subentrò quello mitteleuropeo dell’Impero austriaco, di tradizione profondamente conservatrice; infine, su tutti gli stati tornò la cappa asfissiante del controllo religioso reazionario della gerarchia ecclesiastica dell’epoca, ben protetta dagli austriaci Asburgo.