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Sei in: Fare l'Italia, fare gli italiani - Il contesto internazionale. Movimenti e istituzioni - 2 LA SITUAZIONE GEOPOLITICA INTERNAZIONALE - L’Europa alla fine del periodo: seconda metà del XIX secolo

L’Europa alla fine del periodo: seconda metà del XIX secolo

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La Santa Alleanza, controfirmata da Prussia, Impero austriaco, Impero russo, e in seguito da Inghilterra e Francia, assicurò all’Europa una pace duratura per tutto il XIX secolo, interrotta da guerre locali, come quella di liberazione della Grecia dall’Impero ottomano, le guerre di indipendenza italiane, la guerra di Crimea, la guerra austro-prussiana del 1866.
L’anno di svolta fu invece il 1870, che segnò una frattura grave nel secolo lungo della pace. Infatti la guerra francoprussiana del 1870 fu breve, ma carica di gravi conseguenze: crollò l’impero borghese di Napoleone III, la Prussia si trasformò in Impero germanico, il Secondo Reich, e Guglielmo I fu proclamato imperatore dal cancelliere Bismarck proprio nei saloni della reggia di Versailles presso Parigi. Oltre a subire questa umiliazione, la Francia dovette cedere all’Impero germanico le regioni dell’Alsazia e della Lorena a ovest del Reno, creando i presupposti per uno dei fronti della futura Prima guerra mondiale.
In Francia, a Parigi, scoppiò nel 1871 una rivoluzione socialistala Comune, che spaventò molto i ricchi borghesi benpensanti, tant’è che venne soffocata nel sangue proprio dalle truppe francesi: anche questo fatto pose ipoteche sul successivo XX secolo.
Si trattò comunque di episodi relativamente isolati, poiché le guerre violente e fratricide che sconvolsero l’Europa, com’era accaduto nel Cinquecento, Seicento e Settecento, scoppiarono solo nel 1914, con la Prima guerra mondiale: giusto cento anni dopo la fine delle guerre napoleoniche.
A fine secolo era cambiato l’aspetto geopolitico dell’Europa, poiché era scomparsa quella frammentazione politica di stati e staterelli che caratterizzava la fascia centrale europea, quella che coincideva in fondo con l’antica Lotaringia di Carlo Magno: dal Mare del Nord, scendendo lungo la regione attraversata dal Reno e dai suoi affluenti, giù fino all’Italia.
Qui erano sorti gli stati unitari nazionali d’Italia (il Regno d’Italia) e di Germania (l’Impero germanico): per quanto riguarda l’Italia, ciò avvenne dopo una serie di eventi bellici e di lotte popolari caratterizzate dalla partecipazione volontaria di cittadini; per la Germania, invece, dopo anni di progressiva unificazione economico-doganale e con le due veloci guerre volute dal cancelliere Bismarck nel 1866 contro l’Austria e nel 1870 contro la Francia.
Infine nella penisola balcanica erano sorti nuovi stati, a causa dell’indebolimento progressivo e dello smembramento dell’Impero turco-ottomano: la Grecia nel 1829, la Serbia, la Bulgaria, la Romania, la Moldavia e il Montenegro nel 1877.

Attività

1) Confronta le due carte d’Europa relative all’inizio e alla fine del periodo e rispondi alle seguenti domande:

  1. Quale forma di stato prevale in Europa a fine periodo? Quali sono le sue caratteristiche territoriali?

  2. In quale area d’Europa rimangono ancora in vita degli antichi imperi? Puoi percepire dall’esame della carta che vi vivevano nazionalità diverse. Da cosa lo deduci?

  3. A chi appartengono le aree colorate in Nord Africa prive del nome del paese? Quale fase storica era in pieno sviluppo?

 

2) In questa unità sono indicati alcuni antefatti accaduti nel corso dell’Ottocento che saranno causa di gravi conflitti nel secolo successivo. Individuali ed elencali. Per ognuno indica quale evento novecentesco ne fu la conseguenza.

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