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L’articolazione delle flotte

Costruire o acquistare una nave richiede molto denaro. Non stupisce dunque che le Marine Militari degli stati europei nell’Ottocento avessero flotte composte da navi molto diverse: alcune a vapore, le più recenti, altre a vela in attesa di una futura sostituzione, altre ancora con motori introdotti in aggiunta alle vele per garantire comunque la mobilità in qualunque condizione. Le navi si differenziavano anche per dimensioni e funzione: fregate, corvette, corazzate. In ogni flotta c’era una nave ammiraglia su cui era imbarcato l’ammiraglio (il comandante in capo) con il suo Stato Maggiore, cioè gli ufficiali di grado più alto. La nave ammiraglia montava le insegne dell’ammiraglio e comunicava con un sistema di bandiere e segnali visivi con le altre navi: sistema reso difficoltoso, in battaglia, per il fumo prodotto da cannonate e incendi.

Attività

La battaglia di Lissa, nel 1870, fu una delle più importanti battaglie navali dell’Ottocento, costituì un banco di prova per le nuove navi che si stavano costruendo e progettando. Rileggi la pagina indicata sotto e rispondi alle domande.

  1. Quale era la consistenza delle flotte italiana e austriaca? Confronta le due flotte per tipologia di nave.

  2. Osserva l’immagine presente nel testo. Di quale forza motrice disponeva la nave rappresentata?

  3. Di quali armamenti erano dotate le navi?

  4. Quali erano le due navi ammiraglie?

 

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