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Il Volturno: svolgimento ed esito della battaglia
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Verso lo scontro decisivo
Alla fine di settembre a nord del Volturno uno dei più capaci luogotenenti di Garibaldi, l’ungherese Türr, attaccò l’abitato di Caiazzo, forse sperando di costituirvi una buona base per la battaglia che tutti si aspettavano sul fronte del fiume. Conquistò facilmente la posizione e circa 900 uomini vi rimasero a presidio, ma quando i borbonici pochi giorni dopo si presentarono in forze (7000 uomini) per riprendere il paese, i garibaldini dovettero ritirarsi, pur dopo un’accanita resistenza e persero 250 uomini (tra feriti, caduti e prigionieri).
Lo svolgimento e l’esito della battaglia
Il 1° ottobre, all’alba, 20.000 soldati borbonici uscirono da Capua e iniziarono ad attaccare le posizioni garibaldine a Santa Maria e a Sant’Angelo. Garibaldi, che si muoveva tra i due centri abitati, fece intervenire 2500 uomini della difesa a Sant’Angelo. Si trovò anche in difficoltà in prima persona, preso in mezzo dall’attacco di due reparti borbonici e si sottrasse per il coraggio personale e la pronta reazione degli uomini che erano con lui.
Dall’altra parte del fronte, all’estrema destra, von Mechel pensò di attaccare frontalmente Bixio, mandando il colonnello Ruiz verso Castelmorrone per prendere i garibaldini sul fianco.
Von Mechel ebbe successo con i primi attacchi, che furono respinti ma misero in difficoltà i garibaldini. La manovra di accerchiamento però non riuscì, perché Ruiz incontrò un piccolo nucleo di garibaldini (meno di 300 comandati da Pilade Bronzetti) asserragliati in un rudere e si ostinò a stroncare la loro resistenza, perdendo ben quattro ore. Venendo meno il suo apporto, von Mechel alla fine ordinò ai suoi di ritirarsi.
Garibaldi a questo punto concentrò le forze della riserva tra Sant’Angelo e Santa Maria, dove i borbonici cercavano di infiltrarsi. Nel tardo pomeriggio la battaglia si concludeva con la vittoria dei garibaldini.
Perdite dei garibaldini: 1600 uomini tra morti e feriti.
Perdite dei borbonici: 1200 uomini tra morti e feriti e 2000 prigionieri.
Un epilogo imprevisto
Alla sera le truppe di Ruiz, dopo aver vagato ai margini del campo di battaglia per gran parte del pomeriggio assaltarono la reggia di Caserta per saccheggiarla. Garibaldi radunò allora le poche truppe non esauste del suo schieramento a cui si aggiunsero alcuni reparti di bersaglieri piemontesi sbarcati a Napoli e stroncò il saccheggio di Ruiz facendo 2000 prigionieri. Questo episodio fece dire che anche i piemontesi avevano partecipato alla battaglia del Volturno.