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Genova, motore dell’esercito meridionale

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Maxime Du Camp, fotografo e scrittore francese, 
tra il 1847 e il 1867

Un francese, Maxime Du Camp che nell’agosto del 1860 vuole raggiungere Garibaldi, ci dice cose interessanti sui modi di organizzare la spedizione e sull’aria che si respirava a Genova in quei mesi. 
 
 

Quando giunsi a Genova, ai primi del mese di agosto 1860 […] la spedizione alla quale desideravo unirmi, vi si stava organizzando senza mistero alcuno. Sottratta per così dire all’azione del governo di Torino, Genova appariva come una piazza d’armi da cui il Dittatore attingeva per la Sicilia gli uomini e le munizioni che gli bisognavano. […] Quando il ministero piemontese, nel tentativo di opporsi alla schiera che si preparava a sbarcare a Marsala, aveva chiesto al Governo militare di Genova se potesse contare sulle sue truppe, questo aveva risposto […] che al primo gesto di Garibaldi tutti i soldati dell’esercito sardo avrebbero disertato per seguirlo.
 

Da Du Camp M., La Spedizione delle Due Sicilie, Cappelli, 1963. Da una citazione di Eva Cecchinato in «La Repubblica» del 17 agosto 2010 in La pianola di Garibaldi di Paolo Rumiz.

Guida alla Lettura

1) Ai primi di agosto 1860, dove si trova l'esercito garibaldino? Quali battaglie ha già affrontato e vinto? Puoi consultare Cronologia e percorso della spedizione.

 

2) Chi è il Dittatore? Perché e a nome di chi aveva assunto questo titolo?

3) Dove sono intenzionati a sbarcare i volontari? Chi vorrebbe fermarli? Perché poi li lascia partire?

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