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Sei in: Fare l'Italia, fare gli italiani - Un decennio di preparazione e di guerre (1850-1859) - 2 SPAZI, TEMPI, EVENTI - 2.4 Il contesto internazionale - Francia: la politica estera e il rapporto con il Regno di Sardegna

Francia: la politica estera e il rapporto con il Regno di Sardegna

Il rapporto con l’Italia e il Regno di Sardegna

La difesa del principio di nazionalità fu l’idea chiave della politica estera del Secondo Impero (1852-1870). Un’idea che si sviluppò, nonostante l’opposizione dei cattolici francesi verso l’Italia, per il timore di indebolire il papato.
Infatti grazie all’intervento di Napoleone III
nel 1859 contro l’Austria, il piccolo Regno del Piemonte poté conquistare la Lombardia, avviando il successivo processo di unificazione.
Le opere che ti presentiamo, visibili seguendo i link alle rispettive pagine, illustrano il rapporto tra Francia e Italia e mettono in risalto la determinazione della Francia nel guidare i destini europei, in contrasto con l’eterno avversario germanico, e la gratitudine degli italiani verso la Francia, nonostante la perdita della Savoia e di Nizza.
Il dipinto di Pierre-Désiré Guillemet, visibile a questa
pagina, rappresenta una vittoria alata che porta la notizia della sconfitta austriaca di Magenta all’imperatrice, circondata dal Consiglio di Reggenza francese e con il figlio seduto fra le braccia, a indicare la continuità dinastica. Le vittorie di Napoleone III in Italia accrescono il prestigio della Francia imperiale sulla scena internazionale e mettono la Francia in una posizione di arbitro per la pace in Europa, secondo la frase pronunciata da Napoleone III durante la restaurazione del regime imperiale: «L’Impero è la pace!».
La seconda opera, visibile
qui, è costituita dal gruppo marmoreo di Vincenzo Vela, che sta a dimostrare la gratitudine dell’Italia verso la Francia. L’Italia a destra, con le mani sul petto nudo, si volta e dà un bacio di pace alla Francia che l’abbraccia. Sul pavimento una catena spezzata simboleggia l’avvenuta liberazione italiana dallo straniero.
La scultura fu donata per gratitudine politica e nazionale all’imperatrice Eugenia, consorte di Napoleone III, da alcune dame patriote di Milano. Sulla base di legno è riportata la scritta:

A EUGENIA IMPERATRICE
NELL’ESULTANZA
DELLA PRIMA VITTORIA
CHE RENDEVA LA PATRIA A SE STESSA
LE DONNE MILANESI
GIUGNO MDCCCLIX

In conclusione ti presentiamo una medaglia commemorativa dell’annessione di Nizza e Savoia alla Francia (aprile 1860) in cambio dell’aiuto dato al Regno di Sardegna (la puoi vedere qui). Fu l’ultimo ampliamento territoriale della Francia. La Francia è posta al centro fra due figure femminili: Nizza a destra con l’ancora, quindi città di mare e Savoia a sinistra, con le montagne alle spalle.
Garibaldi, originario di Nizza, accolse l’annessione alla Francia come un tradimento e si considerò «uno straniero nel suo paese». Ma l’aiuto dell’Impero francese di Napoleone III rappresentava un prezzo da pagare per l’unificazione italiana.

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