Guida alla Lettura
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Fonti consultate
L’impianto manualistico serve poco
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Bersaglieri e corazzieri
Fare l'Italia, fare gli italiani
Il processo di unificazione nazionale
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Cosmopolitismo
Il termine cosmopolitismo deriva dal greco (kòsmos «mondo» e polìtes «cittadino», cui si aggiunge il suffisso italiano -ismo) e significa «essere e/o sentirsi cittadini del mondo». Questo sentimento diventa un modo di pensare che si diffonde nel Settecento, quando gli uomini si riconoscono uguali per diritto (o legge di natura), al di là delle differenze, e fratelli nell’universo, oltre le barriere degli stati.
Con la Restaurazione sancita dal Congresso di Vienna (1815), i principi illuministi del cosmopolitismo e della Rivoluzione francese continuano a circolare in tutta Europa, attraverso le sette massoniche e carbonare che facevano capo a Filippo Buonarroti. Sono questi principi, tradotti nella richiesta di una Carta costituzionale, a guidare i moti liberali che, nel 1820-1821, coinvolgono molti paesi europei: Spagna e Portogallo, Regno delle Due Sicilie, Piemonte e Grecia.
Successivamente Mazzini, con la fondazione della Giovane Europa (1834), va oltre questa dimensione individuale e generica di cosmopolitismo, per indicare come le diverse organizzazioni nazionali, impegnandosi a operare per la libertà e l’indipendenza del proprio popolo, avrebbero contribuito nei fatti allo sviluppo democratico in Europa e al progresso dell’umanità.
La copertina di «Le Cosmopolite ou le Citoïen du Monde», 1750
Attività
1) Consulta la seguente unità e rispondi alle domande (se necessario, cerca altre informazioni nel web).
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Dove, con chi e quando Mazzini fondò la Giovane Europa?
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Dove, con chi e quando sottoscrisse il manifesto del Comitato centrale democratico europeo?
Fai adesso le tue osservazioni sulla provenienza dei rifugiati politici nelle due occasioni e discutine con i compagni.
2) Mazzini può essere considerato un democratico europeista? Spiega perché sì o perché no.