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Sei in: Fare l'Italia, fare gli italiani - L'impresa dei Mille - 2 SPAZI, TEMPI, EVENTI - 2.5 Calatafimi - Volontari da tutta Italia (G. Bandi)  

Volontari da tutta Italia (G. Bandi)

Nel corso della battaglia di Calatafimi si trovano fianco a fianco volontari provenienti da diverse città del Nord Italia. Leggi la testimonianza di Giuseppe Bandi.

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Volontari garibaldini, «Le Monde Illustré», 1860

Appena principiammo a salire quell’erta cadde Giorgio Manin. Volli rialzarlo, ma non fu buono a reggersi in piedi e ricadde. Passò in quel momento Benedetto Cairoli colla sua compagnia, e ci salutammo gridando: Viva l’Italia! – Eran pavesi, per la maggior parte, e correvano colla miglior voglia del mondo. Ci unimmo a loro […] Intanto uno dei genovesi, che ebbe nome Profumo, bello e carissimo giovane, sollevandosi sul parapetto, fu colto da una palla e lasciato lì sul tiro. […]

– Che facciamo noi qui? Mi disse Benedetto Cairoli. – montiamo sopra e finiamola.

– Montiamo – risposi, e in quanti eravamo montammo su. […] Perduti quindici o venti compagni le cui grida dolorose mi suonano ancora negli orecchi, tornammo giù sotto il ciglio, e fu ventura che i napoletani si fermassero a mezza spianata e non avessero cuore di venire oltre.

Mi volsi per vedere se qualcuno venisse a soccorrerci e vidi a metà dell’erta una compagnia. Fu riconosciuta per la compagnia dei bergamaschi, e tosto un grido di giubilo la salutò: – Viva Bergamo! […]

Era una pugna feroce, dolorosa unicamente perché fra italiani si combatteva. 
 


Da Bandi G., I Mille. Da Genova a Capua, in: http://www.liberliber.it, pp. 320-324.   

Guida alla Lettura

1) Giuseppe Bandi ci racconta la faticosa conquista di un poggio nella battaglia di Calatafimi. Trascrivi le espressioni del testo che ce lo fanno capire.​

2) Chi sono i napoletani di cui si dice «e fu ventura che i napoletani si fermassero a mezza spianata e non avessero cuore di venire oltre»?

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