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La giornata di una giovane nobildonna (documento di C.E. Alfieri di Sostegno per l’educazione della figlia Costanza)

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Ritratto di Costanza D’Azeglio

Questo documento fu compilato dal marchese Carlo Emanuele Alfieri di Sostegno, padre di Costanza, che sposerà il marchese Roberto Taparelli D’Azeglio. Doveva essere una guida per la figlia e per quelli che si occupavano della sua educazione.

Distribuzione delle ore del giorno di Madamigella Costanza e regole di vita.

8. Sarà lavata e vestita decentemente e dirà la sua preghiera.
8,15. Sarà condotta da madama Lavia con sua sorella Luisa a vedere suo padre; indi lettura del catechismo e ripasserà la lezione a memoria.
9. Lezione di scrittura.
10. Colazione, e mettersi in ordine per la Messa.
10,30. Santa Messa.
11. Lezione dal R.D. Follini, o di ballo.
12. Toeletta se non è ancora fatta, lavandosi pure le mani, ed i denti; mettere in ordine ogni cosa in camera.
1. Suonata di cembalo, indi pranzo e trattenimento nell’appartamento di S. M.se di Sostegno.
2. Ricreazione nella propria camera.
4. Lavoro di mani, per cui, quando si potrà, si profitterà pure di qualche altro momento nel giorno, sopravanzando tempo.
5. Lezione di musica.
6. Qualche occupazione in camera.
6,30. Ripassare la lezione di scrittura, studiar la lezione a memoria, e leggere il catechismo, se non fosse ancora letto.
7,30. Ricreazione in camera.
8,30. Occupazione e ricreazione, indi cena nell’appartamento.
10,30. Ritirata in camera ed orazioni della sera nell’appartamento del Marchese Alfieri.
11. Andare a letto, procurando di addormentarsi subito.

N.B. Quando il tempo e l’esattezza di Madamigella il permetteranno, si anderà al passeggio, facendo qualche visita alla Chiesa, ma in questo caso, o sopraggiungendo qualunque altro disturbo, Madamigella procurerà di trovar tempo per guadagnare il perduto, acciò dal più al meno nella giornata si adempisca a quanto sovra.
Nei giorni festivi oltre il tempo che si dovrà passare in chiesa, se ne destinerà pure una parte a letture diverse, spirituali, istruttive e ricreative, e secondo le circostanze si impiegherà il resto del tempo in passeggiate, visite, ricreazioni a casa.
Una parte del dopo pranzo del giovedì è pure destinata a qualche visita, o viaggio o passatempo, quando negli altri giorni si sarà ben compito al prescritto.
Madamigella si assuefarà alla massima pulizia nella sua persona, nella sua camera, e sovra il tutto ad aver cura delle cose sue. Nel vestirsi saprà unire la decenza e la proprietà alla semplicità conveniente a una Damigella.
Non uscirà mai di camera senza l’essere accompagnata o da suo Padre o da Madama Lavia, o senza il preciso loro permesso, e così essendo fuori di casa, non dovrà mai uscir dalla camera in cui essi saranno per qualunque motivo si sia.
Non starà mai alla finestra senza di essi, e questo anche ben di rado come cosa poco conveniente a una figlia in educazione.
Madama Lavia è incaricata di invigilare alla esecuzione di quanto sovra, ed a renderne conto esatto al Marchese Alfieri e si rende responsabile ove venisse a tacerle qualunque anche menoma circostanza relativa alla educazione che le è affidata.
Essa esigerà da Madamigella Costanza non solamente la necessaria deferenza ma altresì la dolcezza e le buone maniere, e non solo a suo riguardo, ma anche col suo fratello e sorella ai quali essa deve l’esempio; e farà pure attenzione che non prenda cattivi abiti nella sua persona.

Attività

1) Leggi il documento e rispondi alle seguenti domande:

  1. Quanto tempo Costanza deve dedicare ogni giorno ad attività religiose (catechismo, preghiera e messa)?

  2. Quali sono le materie destinate all’istruzione di Costanza e quanto tempo vi deve dedicare?

  3. Quali sono le attività convenienti a una damigella? Che scopo hanno?

  4. Che cosa le è vietato?

  5. Chi deve vigilare sul rispetto delle regole?

  6. Le passeggiate (che per noi oggi sono considerate non solo lecite, ma salutari e necessarie) non sono sempre consentite ma subordinate a precise condizioni: quali?

 

2) Dopo aver consultato la biografia di Costanza e la sua lettera su Genova nel 1847, confronta il suo stile di vita con l’educazione ricevuta in gioventù ed esprimi il tuo parere in proposito.

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