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Sei in: Fare l'Italia, fare gli italiani - Il Romanticismo, un movimento di libertà e giustizia. Patrioti e intellettuali, artisti e soldati - 2 MELODRAMMA E RISORGIMENTO - Giuseppe Verdi, il musicista simbolo del Risorgimento - La battaglia di Legnano: brani significativi – I parte

La battaglia di Legnano: brani significativi – I parte

CORO Viva Italia! sacro un patto

tutti stringe i figli suoi:

esso alfin di tanti ha fatto

un sol popolo d’eroi!

Le bandiere in campo spiega,

o Lombarda invitta Lega,

e discorra un gel per l’ossa

al feroce Barbarossa.

Viva Italia forte ed una

colla spada e col pensier!

Questo suol che a noi fu cuna,

tomba fia dello stranier!

ARRIGO O magnanima e prima

delle città lombarde,

o Milan valorosa, io ti saluto,

io dalla tomba sorto
al par di te
!

S’accese all’ombra delle sacre

tue rinascenti mura

il fuoco, ond’io eternamente avvamperò.

Divina cagion de’ miei sospiri,

io bevo l’aure alfin che tu respiri!

I° CONSOLE Salve, guerrieri.

II° CONSOLE A voi fia d’accoglienze prodiga,

siccome a figli suoi.

ROLANDO poi GLI ALTRI S’appressa un dì che all’Austro
funesto sorgerà
,

in cui di tante ingiurie

a noi ragion darà!

TUTTI Domandan vendetta gli altari spogliati,

le donne, i fanciulli dall’empio svenati...

Sull’Istro natìo cacciam queste fiere,

sian libere e nostre le nostre città.
(Atto I, scena III)

DONNE Plaude all’arrivo Milan dei forti,

cui si commettono le nostre sorti;

sui prodi a spargere nembi di rose

corron festose le donne ancor.

Tu sola fuggi sì lieta vista;

come da scena orrida e trista:

pur della patria senti l’affetto,

t’arde nel petto italo cor!

LIDA Voi lo diceste, amiche,

amo la patria, immensamente io l’amo!

Ma dove spande un riso

la gioja, per me loco
ivi non è
. Sotterra

giacciono i miei fratelli, ambo i parenti.

E... troppe in sen m’aperse orrendo fato

insanabili piaghe!... A me soltanto

è retaggio il dolor, conforto il pianto!
(Atto I, scena IV)

ARRIGO Per me la vita è orribile...

Nel campo a morte io corro...

in tua difesa, o patria,

cadrò squarciato il seno...

Fia benedetto almeno

il sangue mio da te!
(Atto I, scena VIII)

ALCUNI Udiste? La grande, la forte Milano

a patti discende!

ALTRI Ma tardi ed invano.

TUTTI Sì tardi ed invano. Scordò la superba
i danni mortali a Como recati
!

Ma qui la memoria ogni uomo ne serba!

Ma l’odio qui vive ne’ cori oltraggiati!

Quest’odio col sangue ribolle confuso,

né volger di tempo scemarlo potrà!

Dai padri, dagli avi in noi fu trasfuso!

Ai figli, ai nepoti trasfuso verrà!
(Atto II, scena I)

ROLANDO Novella oste di barbari minaccia

la sacra Italia: il varco

dell’Adige contende l’agguerrito

veronese a quell’orda; essa le terre

de’ Grigioni attraversa, e Federico

raggiungerla non può, ch’entro Pavia

stassi: ben lieve fia

respinger quindi l’Alemanno, siepe

d’armi e d’armati ergendo in sulla riva

del vostro lago.

Taccia il reo livore antico
di Milano e di Como
: un sol nemico,

sola una patria abbiamo,

il Teutono e l’Italia; in sua difesa

leviam tutti la spada.

[…]

ROLANDO Ah! ben vi scorgo nel sembiante

l’alto, ausonico lignaggio,

odo il numero sonante

dell’Italico linguaggio,

ma nell’opre, nei pensieri

oh! siete barbari stranieri!

ARRIGO Tempi forse avventurosi

per Italia volgeranno,

e nepoti generosi

arrossir di voi dovranno!

ROLANDO E ARRIGO Oh! la storia non v’appelli

assassini dei fratelli!

Della patria non vi gridi

traditori e parricidi!

Infamati e maledetti

Voi sareste in ogni età!
(Atto II, scena III)

FEDERICO Lombardi, estremo fato
ha già per voi segnato

un cor che non perdona,

di Federico il cor!

ROLANDO E ARRIGO Detti non val rispondere

a’ tuoi superbi modi,

pugna di vane ingiurie,

pugna non è di prodi.

dell’armi al fiero lampo

ci rivedremo in campo:

col brando sol ragiona
l’oppresso all’oppressor
!

[…]

FEDERICO Risposta e ben tremenda

eccovi – ormai l’annunzio

di sua caduta intenda Milan.

ROLANDO Di tue masnade

le mercenarie spade

non vinceranno un popolo

che sorge a libertà.

ARRIGO Né il gran destin d’Italia

per esse cangerà!

FEDERICO Il destino d’Italia son io!

Soggiogata essa in breve fia tutta!

E Milano due volte distrutta

ai ribelli spavento sarà!

ROLANDO E ARRIGO Un possente diletto da Dio

ne promette vittoria in suo nome!

Tu cadrai, le tue squadre fian dome!...

Grande e libera Italia sarà.
(Atto II, scena IV)

Per le attività consulta l’unità La battaglia di Legnano: brani significativi – II parte

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