Guida alla Lettura
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Fonti consultate
L’impianto manualistico serve poco
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Bersaglieri e corazzieri
Fare l'Italia, fare gli italiani
Il processo di unificazione nazionale
Sei in: Fare l'Italia, fare gli italiani - Il Romanticismo, un movimento di libertà e giustizia. Patrioti e intellettuali, artisti e soldati - 2 MELODRAMMA E RISORGIMENTO - Gaetano Donizetti - L’assedio di Calais: brani significativi – II parte
L’assedio di Calais: brani significativi – II parte
ELEONORA Breve riposo a lui concede il sonno
nell’amplesso del figlio...
A ridestarlo squillerà fra poco
di tenzon sanguinosa e disperata
l’ora fatal!...
[…]
VOCI DALL’ORATORIO
Il più devoto incenso
è degli afflitti il pianto...
di tua pietade il manto
copra, Signor, Calais.
(Atto II, scena II)
TUTTI D’un popolo afflitto il grido gemente
al cielo s’innalza, domanda pietà.
O padre de’ miseri, o nume clemente,
deh! salva gli avanzi d’oppressa città.
(Atto II, scena III)
EUSTACHIO Araldo, esponi.
EDMONDO Il terzo
Edoardo, signor dell’Inghilterra,
e del franco reame,
gli abitatori di Calais perdona,
e lor fa grazia della vita. Un patto
sol chiede... e guai se apporvi osate!
[…]
EDMONDO Voler supremo
è del monarca, le città ribelli
della Francia atterrir con memorando
severo esempio: quindi
sei cittadini di Calais, sortiti
di nobil sangue, fien condotti al campo
e piomberà su loro infamia e morte.
[…]
AURELIO (Infamia!..)
EUSTACHIO (Eterno Iddio, che intendo!..)
TUTTA L’ASSEMBLEA (Quel detto, come fulmine
suonò per noi tremendo!)
[…]
È crudo il patto! È orribile!
Troppo da noi si chiede!
Già sorge intorno un fremito!
TUTTI (Di rio destin siam vittime,
ma siam francesi ancor)
EUSTACHIO (Tutto m’infiamma, o patria
del tuo possente amor)
AURELIO (all’araldo)
Esci, e sappia chi t’invia che
abborriam dal patto infame.
Sappia il barbaro, che pria
di piegarsi all’empie brame,
di Calais sapran le genti
darsi in preda a fiamme ardenti,
ch’ei su’ muri ancor crollanti
sulle ceneri fumanti
i suoi nobili trofei,
il suo trono innalzerà.
Qui ciascun co’ detti miei
ti rispose.
[…]
EUSTACHIO Di scampo
ogni via preclude il fato:
solo a noi morir nel campo,
sol morir non altro è dato...
[…]
EUSTACHIO Ma cadran le spose, i figli
del nemico fra gli artigli,
e le vergini, e le afflitte,
orbe madri e derelitte!...
Gemiti e costernazione in ciascuno.
No, di pochi l’alma forte
salvi tutta una città.
[…]
AURELIO Col mio nome il tuo cancello
per te muoio...
EUSTACHIO Vana speme.
Già discesi nell’avello.
[…]
AURELIO Son io
cittadino di Calais.
[…]
EUSTACHIO Dono al figlio il pianto mio,
il mio sangue, o patria, a te.
[…]
EUSTACHIO Volge al tramonto il sol: compiasi adunque
il sacrifizio. Asciutto
ecco il mio ciglio. Andiam sereni in fronte
al superbo Edoardo.
AURELIO Egli ne vegga scintillar nel guardo
l’orgoglio d’un trionfo.
LE VITTIME Vadasi.
EUSTACHIO O prodi, o miei fratelli, è questo
l’ultimo istante in cui spirar ne lice
le dolci aure natìe, l’ultima volta
qui proni e genuflessi
baciam la terra, che per noi fu culla...
e tomba non sarà! Le menti alzate
(alle vittime) al Signor che ne aspetta.
(agli altri) E voi pregate.
LE VITTIME O sacra polve, o suol natìo
è giunta l’ora... per sempre addio.
Onde salvarti ne andiamo a morte,
benedicendo la nostra sorte:
e quando accolti nel ciel saremo,
del sangue in premio domanderemo
che volga il ciglio sul franco regno
GLI ALTRI Troppa... è l’angoscia del core infranto...
Son... le parole... rotte dal... pianto...
Ma tu che scerni ogni pensiero
fonte di vita, luce del vero,
a questi martiri del patrio zelo
le immense volte apri del cielo...
Sol fia per loro premio condegno
seder fra gli angeli, dappresso a te.
(Atto II, scena IV)
EDOARDO È sacra
d’un regnante la fede.
Ma voi ribelli che impugnaste i dritti
in me trasfusi dalla madre al serto
di Francia, il fio del tracotante orgoglio
a scontar v’apprestate: il palco e morte
EUSTACHIO Sublime e gloriosa
morte ne attende, e fia del sangue nostro
il patibol grondante
altar di patrio amore.
(Atto III, scena V)
EUSTACHIO Separiamoci, e non si pianga,
questa gloria a voi rimanga...
I nemici al punto estremo
d’ammirarci sian costretti.
Figli, addio; ci rivedremo
AURELIO Raddoppia i baci tuoi
parte di me più cara...
La vita degli eroi
nel mio supplizio impara.
A te riman la madre...
Ti resta il figlio ancor.
[…]
TUTTI (tranne Edoardo) Fin che i secoli vivranno
le tue laudi un’eco avranno.
Non ti prenda più desio
d’altri serti e d’altri allori;
regnerai su tutti i cori.
Grande è un re se ognora a lato
la giustizia egli ha sul trono;
ma se accorda altrui perdono
sulla terra è un nume il re.
(Atto III, scena VII)
Attività
1) Quali temi dell’ideologia risorgimentale ritrovi in questo melodramma? Rileggi i brani scelti, ascoltane l’esecuzione e individuali. Osserva in particolare il coro del II atto:
D’un popolo afflitto il grido gemente
Al cielo s’innalza, domanda pietà.
O padre de’ miseri, o nume clemente,
Deh! Salva gli avanzi d’oppressa città.
2) È il 19 novembre 1836: al Teatro San Carlo di Napoli va in scena la prima rappresentazione de L’assedio di Calais di Gaetano Donizetti. Scrivi un articolo per il giornale locale con la cronaca dell’evento.