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Sei in: Fare l'Italia, fare gli italiani - Un decennio di preparazione e di guerre (1850-1859) - 2 SPAZI, TEMPI, EVENTI - 2.5 La Seconda guerra d’indipendenza - L’armistizio di Villafranca

L’armistizio di Villafranca

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Enrico Gonin (su disegno di Carlo Bossoli), L’incontro tra Napoleone III e Francesco Giuseppe presso Villafranca

PRELIMINARI DI VILLAFRANCA


(11 luglio 1859)
 

Tra S. M. l’Imperatore d’Austria e S. M. l’Imperatore dei Francesi, è stato convenuto quanto segue:
I due sovrani favoriranno la creazione di una Confederazione italiana. Questa Confederazione sarà sotto la presidenza del Santo Padre.
L’Imperatore d’Austria cede all’Imperatore dei Francesi i suoi diritti sulla Lombardia, eccettuate le for
tezze di Mantova e di Peschiera, di modo che la frontiera dei possessi austriaci partirà dal raggio estremo della fortezza di Peschiera e si estenderà in linea retta fino a Le Grazie, di là a Scorzarolo e Luzzara al Po, donde le frontiere attuali continueranno a formare i confini dell’Austria.
L’Imperatore rimetterà i territori ceduti al Re di Sardegna.
Venezia farà parte della Confederazione italiana, restando sotto la corona dell’Imperatore d’Austria.
Il Granduca di Toscana e il Duca di Modena rientreranno nei loro Stati, concedendo un’amnistia generale.
I due Imperatori domanderanno al Santo Padre d’introdurre nei suoi Stati riforme indispensabili.
Amnistia piena ed intera è accordata da una parte e dall’altra alle persone compromesse in occasione degli ultimi avvenimenti nei territori delle parti belligeranti.

 

Documento tratto da Anchieri E. (a cura di), Antologia storico-diplomatica, Istituto per gli Studi di Politica Internazionale, Varese 1941, pp. 116-117; citato in http://www.150anni.it

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Guida alla Lettura

Appena letto l’accordo, Cavour inferocito si dimise da primo ministro, inveendo contro il suo stesso re Vittorio Emanuele II. Rileggendo il trattato, elenca i motivi che erano in contrasto con gli accordi di Plombières e che causarono la reazione di Cavour.

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