Guida alla Lettura
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Fonti consultate
L’impianto manualistico serve poco
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Bersaglieri e corazzieri
Fare l'Italia, fare gli italiani
Il processo di unificazione nazionale
Sei in: Fare l'Italia, fare gli italiani - Un decennio di preparazione e di guerre (1850-1859) - 2 SPAZI, TEMPI, EVENTI - 2.4 Il contesto internazionale - Francia: il colpo di stato del 1851
Francia: il colpo di stato del 1851
Un imperatore vicino al popolo
Luigi Napoleone Bonaparte giura fedeltà alla repubblica francese in una litografia di Vayron.
Nel 1848, sulla spinta di una rivoluzione popolare, fu deposto il re Luigi Filippo d’Orléans e il 25 febbraio 1848 venne instaurata la Seconda Repubblica francese. Inizialmente guidarono il governo personalità di area socialista, ma in seguito presero il sopravvento i borghesi più ricchi che erano ostili agli operai e ai disoccupati. La soluzione fu eleggere alla presidenza della Repubblica Luigi Napoleone Bonaparte, una personalità che sembrava accontentare tutti: si presentava come moderato, erede del mito napoleonico e insieme aperto alle idee socialiste. Nel 1844 infatti aveva pubblicato l’opuscolo Estinzione del pauperismo, molto apprezzato dal socialista Saint-Simon.
Nel quadro visibile a questa pagina il presidente Luigi Napoleone si confonde quasi con la folla, sottolineando la sua vicinanza alle classi lavoratrici: sta infatti premiando un contadino.
Il potere del principe-presidente scadeva nel maggio 1852 e non era immediatamente rieleggibile. Dopo il fallimento della proposta di revisione della Costituzione, egli decise di ricorrere al colpo di stato: nel dicembre del 1851 assunse poteri dittatoriali e il 2 dicembre 1852 si proclamò imperatore con il nome di Napoleone III, dando vita al Secondo Impero.
Napoleone III