Guida alla Lettura
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Fonti consultate
L’impianto manualistico serve poco
L’impianto manualistico serve poco
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Bersaglieri e corazzieri
Fare l'Italia, fare gli italiani
Il processo di unificazione nazionale
Sei in: Fare l'Italia, fare gli italiani - Il contesto, gli attori, il perché del Risorgimento italiano - 3.2 SOGGETTI E PROTAGONISTI - I patrioti - Costanza D’Azeglio su Genova nel 1847
Costanza D’Azeglio su Genova nel 1847
Costanza D’Azeglio, cognata di Massimo, scriveva nel 1847 a proposito della città di Genova: «Ci sono in questa città dei partiti che, senza essere abbastanza forti per prendere il sopravvento, mettono in agitazione l’opinione pubblica. Una frazione è costituita dai mazziniani. Costoro sostengono solo quello che il popolo può ottenere con la violenza e detestano qualunque concessione fatta dall’alto; un’altra frazione è formata dai patrizi che sognano il ritorno di cose impossibili; poi i gesuiti, che resistono a qualunque misura di modernizzazione; quindi le spie, che istigano ai tumulti, spedite qui dalle potenze straniere.»
Costanza Alfieri D’Azeglio (1793-1862) fu un’aristocratica e allo stesso tempo una patriota, attiva nei moti del 1821 e in seguito polo di riferimento per tanti fuoriusciti politici in Piemonte.
Guida alla Lettura
1) Quali sono i partiti che, secondo la testimonianza di Costanza D’Azeglio, sono attivi nella Genova del 1847? Elencali.
2) Quale giudizio ne dà Costanza? Condivide le loro posizioni o ne è lontana?
3) Da questo breve documento puoi immaginare una vicinanza fra le idee politiche di Costanza e quelle di Cavour? Spiega perché sì o perché no.
4) Puoi consultare una biografia di Costanza al link: Costanza D’Azeglio, patriota e benefattrice.