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Sei in: Fare l'Italia, fare gli italiani - L'impresa dei Mille - 2 SPAZI, TEMPI, EVENTI - 2.14 Capua e Gaeta - Cavour non va a Napoli (C. Benso di Cavour)

Cavour non va a Napoli (C. Benso di Cavour)

Nel novembre 1860 Vittorio Emanuele è a Napoli per prendere possesso delle conquiste di Garibaldi, mentre l’esercito piemontese sta rapidamente sostituendosi a quello garibaldino.

Cavour, nonostante sia il primo ministro dello Stato piemontese, non va a Napoli ad assistere allo storico processo di unificazione.
In una lettera del 9 novembre spiega a Luigi Carlo Farini, incaricato di gestire l’annessione del Meridione allo Stato sabaudo, le ragioni per le quali è meglio che non si muova da Torino.

 

 


Vi ringrazio di cuore del gentile pensiero di farmi chiamare dal re. Se vi ho pregato di non mandarlo ad effetto non ve ne sono men grato. Non posso allontanarmi da Torino finché la questione diplomatica non è sciolta. D’altronde la mia presenza in Napoli non sarebbe utile alla cosa pubblica. Voi dovete essere investito di tutto il prestigio del rappresentante unico del governo. Ve ne avrei tolto una parte senza esercitare nessuna azione benefica e diretta.
Finalmente, a parlar schietto, questa gita dispiaceva del pari al re e a me. Il re non mi ama, ed è di me geloso; mi sopporta ministro, ma è lieto quando non mi ha a fianco. La Rosa è a Napoli, il mio arrivo la irriterà e l’ira sua si verserà sul re.

Dal canto mio mentirei se vi dicessi avere dimenticato che il giorno in cui il re entrava nel Palazzo Pitti, esso, lungi dal rivolgermi una parola di ringraziamento, mi disse cose villane e dure che, dette da altri che da un re, ci avrebbero condotto sul terreno.

Come rappresentante del principio monarchico, come simbolo dell’Unità, sono pronto a sacrificare al re la vita, le sostanze, ogni cosa infine; come uomo desidero da lui un solo favore, il rimanermene il più lontano possibile. 
 

 

Da Mack Smith D., Il Risorgimento italiano, Editori Laterza, Bari 1999, pp. 485-486.    

 

 

 

Guida alla Lettura  


1) Quale pensi sia la questione diplomatica non ancora sciolta per cui Cavour pensa che non sia il caso che si allontani da Torino? Eventualmente scoprilo, consultando il profilo di Cavour.  

 

2) Perché andando a Napoli avrebbe tolto prestigio a Farini?  

 

3) Qual è l’altra ragione, di carattere personale, per cui non ha nessuna voglia di andare a Napoli? Scegli almeno un paio di aggettivi adatti a definire il rapporto fra Cavour e il re.

4) Con «La Rosa» Cavour si riferisce a Rosa Vercellana, chiamata la “bella Rosina”, che fu l’amante di Vittorio Emanuele per tutta la vita e da lui ebbe due figli. Cavour non approvava l’influenza che Rosa aveva sul re e per questo lei gli era nemica. Per saperne di più, confronta Immagini di Vittorio Emanuele pubblico e privato: con Rosa Vercellana e i figli.

 

5) Perché Cavour fa comunque di tutto per sostenere la causa della monarchia piemontese?

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