Guida alla Lettura
Sei in: Fare l'Italia, fare gli italiani - L’impresa dei Mille - 4 INTERPRETAZIONI E PISTE DI LAVORO - 4.3 Le fonti - Fonti consultate
Sei in: Fare l'Italia, fare gli italiani - L’impresa dei Mille - 4 INTERPRETAZIONI E PISTE DI LAVORO - 4.3 Le fonti - Fonti consultate
Sei in: Fare l'Italia, fare gli italiani - L’impresa dei Mille - 4 INTERPRETAZIONI E PISTE DI LAVORO - 4.3 Le fonti - Referenze delle immagini utilizzate nel modulo
Sei in: Fare l'Italia, fare gli italiani - L’impresa dei Mille - 4 INTERPRETAZIONI E PISTE DI LAVORO - 4.3 Le fonti - Referenze delle immagini utilizzate nel modulo
Sei in: Fare l'Italia, fare gli italiani - L’impresa dei Mille - 4 INTERPRETAZIONI E PISTE DI LAVORO - 4.3 Le fonti - Referenze delle immagini utilizzate nel modulo
Fonti consultate
L’impianto manualistico serve poco
L’impianto manualistico serve poco
Sei in: Fare l'Italia, fare gli italiani - La guerra nell’Ottocento: le battaglie e i modi di combattere nel Risorgimento - 3. Le forze armate - Bersaglieri e corazzieri
Referenze delle immagini utilizzate nel modulo
Bersaglieri e corazzieri
Fare l'Italia, fare gli italiani
Il processo di unificazione nazionale
Sei in: Fare l'Italia, fare gli italiani - Il contesto, gli attori, il perché del Risorgimento italiano - 3.1 SOGGETTI E PROTAGONISTI - I padri della Patria - Cavour a Vittorio Emanuele sugli accordi di Plombières
Cavour a Vittorio Emanuele sugli accordi di Plombières
Da una lettera di Cavour a Vittorio Emanuele, dopo gli accordi di Plombières:
«L’Imperatore concesse senza difficoltà, che bisognava cacciare gli Austriaci dall’Italia e non lasciar loro un palmo di terreno al di qua delle Alpi e dell’Isonzo. «Ma poi, come ordinare l’Italia? — Dopo lunghe dissertazioni, delle quali risparmio a Vostra Maestà il racconto, noi ci saremmo posti d’accordo a un di presso sopra le seguenti basi, riconoscendo però che si potrebbero modificare dagli eventi della guerra:
«— La Valle del Po, la Romagna e le Legazioni (Bologna, Ferrara) avrebbero costituito il Regno dell’Alta Italia, sul quale regnerebbe Casa Savoia. Al Papa si conserverebbe Roma e il territorio che la circonda. Il resto degli Stati del Papa, colla Toscana, formerebbe il Regno dell’Italia Centrale. Non si toccherebbe la circoscrizione territoriale del Regno di Napoli. I quattro Stati italiani formerebbero una Confederazione a somiglianza della Confederazione Germanica, della quale si darebbe la presidenza al Papa per consolarlo della perdita della miglior parte de’ suoi Stati.
«Questo assetto mi pare interamente accettabile. Imperocché V. M., essendo Sovrano di diritto della metà più ricca e più forte dell’Italia, sarebbe sovrano di fatto di tutta la Penisola.»
«Quanto alla scelta dei Sovrani da collocarsi a Firenze e a Napoli, […], la cosa fu lasciata in sospeso; tuttavia l’Imperatore non nascose che egli vedrebbe con piacere Murat risalire il trono di suo padre (Napoli). Da parte mia indicai la Duchessa di Parma come quella che potrebbe occupare, almeno in via transitoria, il palazzo Pitti (Firenze). Quest’ultima idea piacque assai all’Imperatore, il quale sembra annettere un gran pregio al non essere accusato di perseguitare la Duchessa di Parma, nella sua qualità di principessa della famiglia di Borbone. Dopo aver regolato la sorte futura dell’Italia, l’Imperatore mi chiese che cosa avrebbe la Francia, e se Vostra Maestà cederebbe la Savoia e la Contea di Nizza.»
Le Thermes Napoléon di Plombières-les-Bains
Guida alla Lettura
1) In che modo Napoleone III intendeva compensare la nascita di un forte stato nel Nord Italia, magari ostile alla Francia, con un suo controllo sul resto della penisola? Sottolinea in rosso nel documento le frasi che lo dimostrano.
2) Quale era il progetto di Cavour riguardo allo Stato italiano? Desiderava costruire un unico stato per tutta la penisola?
-
Sottolinea in blu nel documento la frase che lo specifica.
-
Sempre in blu sottolinea la frase che illustra il progetto territoriale di Cavour, con cui aggirava le pretese della Francia.