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Il processo di unificazione nazionale
Sei in: Fare l'Italia, fare gli italiani - L'impresa dei Mille - 1 IL TEMA – Andare alla guerra per fare l’Italia (G.A. Stella)
Andare alla guerra per fare l’Italia (G.A. Stella)
Nella prefazione al recente libro di Paolo Brogi sulle avventurose vite dei garibaldini dopo la spedizione del 1860 (La lunga notte dei Mille), il giornalista e scrittore Gian Antonio Stella dice la sua sul Risorgimento e sui giovani che lo animarono.
Perché ricordare queste avventure che avrebbero potuto essere inventate da Alexandre Dumas o da Emilio Salgari? Perché non si capisce il Risorgimento se non si capisce che fu prima di tutto la straordinaria avventura umana di migliaia di giovani. Ragazzi dalla testa piena di ideali che spesso partirono per fare l’Italia con i loro professori, come gli universitari di Pisa che andarono a morire a Curtatone insieme, per esempio, con il professor Leopoldo Pilla, che era un genio della geologia famoso in Europa ma lasciò la pelle in una trincea dove, non sapendo sparare, si dava da fare rifornendo di cartucce i suoi studenti. O come i liceali del Sarpi di Bergamo dove, come ha ricordato su «Repubblica» Paolo Rumiz, riprendendo le ricerche della studiosa Valentina Colombi, «In quaranta lasciano le aule per Garibaldi. Al posto dei voti, c’è scritto “Ito in Sicilia”, oppure “Defunto in Sicilia”. Una classe perde tredici alunni su trentacinque. Il provveditore scalpita, minaccia bocciature, poi consente il ricupero a dicembre. Alcuni studiano tra una battaglia e l’altra; dopo Calatafimi, vanno a Segesta a vedere le rovine greche...» Ed è questa che racconta Paolo Brogi: la grande avventura di tanti giovani pieni di entusiasmo che vollero a tutti i costi fare l’Italia. E che certo, nella memoria di tutti noi, meritano qualcosa di più che una scritta col nome e il cognome incisa su una lastra con un secolo e mezzo di ritardo al molo di Quarto.
Dalla prefazione di Gian Antonio Stella a Brogi P., La lunga notte dei Mille. Le avventurose vite dei garibaldini dopo la spedizione del ’60, Aliberti Editore, Reggio Emilia 2011, p. 13.
Guida alla Lettura
1) Nel testo si fa riferimento a due diversi episodi in cui gli studenti vanno in guerra per fare l’Italia. Quando e dove collochi il primo, che è relativo agli universitari di Pisa a Curtatone? Puoi ricercare le informazioni necessarie vai all’indirizzo del «Corriere della Sera».
2) Chi e quanti sono i protagonisti del secondo episodio? Qual è la loro età? Come si comportano in Sicilia? Che cosa succede al loro rientro?
3) A quali ideali si ispiravano i ragazzi che lasciavano la scuola per combattere con Garibaldi e per l’unità nazionale? Che cosa li spingeva a intraprendere un’avventura così rischiosa? Gli studi classici avevano un ruolo in questa decisione? Fai le tue ipotesi. Consulta poi l’approfondimento sul Romanticismo e ricerca in internet informazioni al riguardo per verificarle insieme ai compagni.
4) Quale giudizio esprime Gian Antonio Stella sul Risorgimento italiano e sui giovani che ne furono il motore? Lo condividi? Spiega il tuo punto di vista.