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Sei in: Fare l'Italia, fare gli italiani - L'impresa dei Mille - 2 SPAZI, TEMPI, EVENTI - 2.11 Volturno - La morte di Bronzetti a Castel Morrone (G. Garibaldi)

La morte di Bronzetti a Castel Morrone (G. Garibaldi)

La resistenza degli uomini al comando di Pilade Bronzetti attaccati dai reparti del colonnello Ruiz fu probabilmente l’avvenimento chiave della battaglia, perché impedì a Ruiz di accerchiare le truppe di Bixio già attaccate dal generale von Mechel. Bronzetti fu ucciso dopo quattro ore di combattimenti, mentre issava un drappo bianco preso da una chiesetta vicina. Garibaldi nel testo già citato, I Mille, ricorda commosso il suo sacrificio. 

 


 
Mentre la pugna ferveva nelle pianure Capuane, il maggiore Bronzetti, alla testa di circa trecento uomini, sosteneva l'urto di quattromila borbonici, e li respingeva a varie riprese dalle posizioni da lui occupate. Invano il nemico intimò la resa a qualunque patto.

Invano! Il prode Lombardo avea deciso di morire co' suoi compagni, ma non arrendersi. E tale era l'eroica risoluzione di tutti!

– Avanzo di dieci assalti, pochi restavano del suo piccolo battaglione, e la maggior parte giacevano morti o morenti sul campo della strage. I pochi restanti però, trincerati nell'alto del rovinato castello, non vollero saper di resa, animati dall'esempio del valorosissimo capo.

«Arrendetevi, ragazzi!» gridavan gli ufficiali borbonici, edificati da tanta intrepidezza, e certamente orgogliosi di tali concittadini: «Arrendetevi, non vi sarà tolto un capello: già faceste abbastanza per l'onore!» – «Che arrendersi!» gridavano quei superbi e gloriosi figli d'Italia: «Fatevi avanti! se avete animo!» Essi terminarono sino all'ultima cartuccia, sostennero l'attacco finale colla baionetta, e caddero tutti!... Alcuni pochi feriti furono trasportati a Capua.    E dove giaciono le ossa di tanti prodi e dell'illustre duce Bronzetti?... Italia le ricordi! 
 


Da Garibaldi G., I Mille, in https://www.liberliber.it, pp. 203-204.

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