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Sei in: Fare l'Italia, fare gli italiani - Il Romanticismo, un movimento di libertà e giustizia. Patrioti e intellettuali, artisti e soldati - 2 MELODRAMMA E RISORGIMENTO - Gaetano Donizetti - Gli esiliati in Siberia (o Otto mesi in due ore Elisabetta): brani significativi

Gli esiliati in Siberia (o Otto mesi in due ore Elisabetta): brani significativi

FEDORA e MARIA Piacer che il fato negami/negale

là sul natìo terren,

in tal regioni inospiti

potrò/potrà gustare almen.

[…]

FEDORA L’affanno tiranno

rattempra quel dir,

in questa funesta

magion di martir.

Il grato mio core

sia vostra mercé,

ché impresso avrà sempre

la candida .

(Parte I, scena I)
 

POTOSKI E qual benefica voce ardirebbe di alzarsi in mia

difesa? Un solo prodigio potrebbe farci uscire da

questi orrori.

ELISABETTA Ma, come mai, fra tanti che gemono in queste terre,

non vi fu sinora un solo, che immolandosi alla salvezza

di tutti, ardì superare gli ostacoli, per andare a sottoporre

allo sguardo dell’imperadore, il quadro terribile

de’ suoi sventurati compagni, e sollecitar colla propria,

la grazia altrui?

POTOSKI Colui che infrangesse il suo bando, incorrerebbe

ne’ più severi castighi.
(Parte I, scena II)

POTOSKI Qual è il tuo disegno?

ELISABETTA Quello di rendervi alla vostra patria.
(Parte I, scena IV)

IWANO Una giovane eroina,

che recarsi, divisò,

dalla terra dell’esiglio

fin dov’è l'imperador...

ALTERKAN La cagion?...

IWANO Far salvo il padre,

da me spinto in quegli orror!

[…]

ELISABETTA Si serba superba

chi fugge virtù,

ma il vanto, soltanto,

ch’io bramo, e non più;

è aver disciolto

dalle ritorte,

l’avvinto piè

del genitor!
(Parte II, scena IV)

IMPERATORE Figli, amici, popol mio,

tu sarai, mel credi ognor,

di mie cure il sol pensiero,

degli affetti il solo amor.

Dorma pur bell’innocenza,

che a’ suoi sonni io veglierò;

ma paventi il tradimento,

che punirlo io ben saprò!

GRAN MARESCIALLO (Mi spaventa quello sguardo!

Più vigore in me non ho!)

IMPERATORE Da voi, Gran Maresciallo, ogn’infelice

a me condotto sia.

GRAN MARESCIALLO (tremante)

(Perduto io sono!)

IMPERATORE

[…]

(ai cavalieri) colei, che a me ne vien, mirate, intrepida,

dal fondo di Siberia,

sola, sfidò per otto lune intiere,

il periglio, il disagio,

onde implorar pel padre suo bandito

la mia clemenza. Ognun stupisca, ammiri,

e di Potoski, in lei, la figlia miri!

[…]

IMPERATORE Qual piacer sia pel sovrano,

render lieti gl’infelici,

non sarà l’accento umano,

mai bastante a dispiegar!

ELISABETTA Qual piacer nel core io sento,

nel mirarvi appien felici,

non sarà l’umano accento,

mai bastante a dispiegar!

POTOSKI, FEDORA e MARIA

Qual piacer nel core io sento,

nel mirarti a me daccanto,

non sarà l’umano accento,

mai bastante a dispiegar!

[…]

CORO Viva ognor, l’eroe sovrano,

lo splendor del russo impero,

ed ammiri il mondo intero

il clemente suo regnar!
(Parte III, scena VI e ultima)

Attività

1) Quali ideali patriottici si ritrovano nell’opera Gli esiliati in Siberia? Esamina i brani sopra riportati e consulta il libretto completo.

2) Quando, il 3 febbraio del 1831, a Modena, fu represso il tentativo di sollevazione di Ciro Menotti contro la dominazione austriaca, la rappresentazione degli Esiliati in Siberia, in programma in quei giorni, fu sospesa poiché la marcia che introduce l’imperatore (atto III, scena VI) era diventata l’inno dei rivoltosi. Chi era questo imperatore? Quale significato aveva lo zar per tutti i liberali europei?

3) Da questo esempio fai le tue considerazioni sulla potenza della musica e del melodramma, in particolare nel clima culturale del Risorgimento. Confrontati poi con i compagni.

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