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Benedetto Cairoli: dal programma di governo (15 ottobre 1878)

Il 15 ottobre 1878, sei mesi dopo la nomina a primo ministro, Benedetto Cairoli tenne ai suoi elettori di Pavia un discorso in cui illustrava il programma del suo governo. Il discorso venne pubblicato a puntate sul giornale della città di Pavia e provincia «Il Patriotta». Questi sono alcuni dei passi più significativi.

 

Fu, ed è, e sarà, nostra prima cura il mantenere intatto il prestigio delle istituzioni col più scrupoloso rispetto dei diritti collettivi ed individuali. Perciò non abbiamo contrastato con preventivi divieti il diritto di riunione pur quando si pronunciava con la manifestazione di una collera ingiusta e di opinioni da noi disapprovate. Ma la libertà delle pubbliche discussioni è un corollario della libertà di stampa. Il consentire a questa l'ampia libertà di discutere sulle questioni di politica interna ed internazionale, e negarla alle riunioni, è una ridicola incongruenza. La voce del cittadino non può avere minori diritti della sua penna. […] L'autorità governativa vigili perché l'ordine pubblico non sia turbato; sia inesorabile nel reprimere, non arbitraria nel prevenire.

Essendo inviolabile per noi [la libertà di voto], procureremo che all’urna, la quale deve parlare in nome del paese, non attentino intrighi di partiti, di fazioni o di persone. Non mancano opposte reminiscenze: ma non importa; non saremo abili, ma soprattutto vogliamo essere onesti. Meglio la sconfitta di un ministero che quella della giustizia.

 

La prosperità materiale di un paese è sempre in ragione diretta delle sue condizioni intellettuali. Certamente non è facile l’educazione di un popolo oppresso da secoli, e non può balzare dalle rovine del dispotismo la piena luce dell’istruzione; ma se consideriamo i benefici ottenuti nel breve giro di anni, cioè dalla riconquistata indipendenza, possiamo consolarci ed essere sicuri della rapida influenza della libertà che dissipa le tenebre dell’ignoranza. Nel 1848 vi era un allievo ogni mille abitanti, oggi ve ne sono otto ogni cento. Fra i mezzi per ottenere questa cultura generale il più efficace è quello dell’istruzione obbligatoria, negata in nome della libertà da quelli che vorrebbero la schiavitù delle coscienze.

 

Fra le conquiste è la libertà religiosa che esclude il protezionismo governativo su di un culto, dovendo tutti essere uguali senza distinzioni di privilegi.

 

La riforma elettorale è un impegno d’onore per me, che la domandai ripetutamente quando ero deputato, ottenendo per due volte la presa in considerazione, e la annunciai nel programma del ministero. La promessa sarà adempiuta con la presentazione immediata, e con la domanda d’urgenza, di un progetto di legge elaborato dal mio carissimo amico e collega il ministro dell’interno. […] Saranno elettori quanto hanno compiuto 21 anni e presentano la prova sicura di saper leggere e scrivere, né sono incorsi nelle penalità definite dalle leggi. [Il censo] però sarà mantenuto per gli analfabeti. […] La legge attuale consente il diritto principalmente a quanti possono pagare, noi invece lo riconosciamo in quanti sanno veramente usarne.

 

Presenteremo anche un progetto per invigilare [tutelare] il lavoro dei fanciulli nelle fabbriche: colle disposizioni già vigenti negli altri paesi più manifatturieri ed invocate nel nostro. […] Non si può abbandonare l’infanzia alle precoci fatiche che logorano la salute a profitto della speculazione. La carità proclama l’urgenza di questo progetto.

 

Da «Il Patriotta. Giornale della Città e Provincia di Pavia Fonte Ufficiale per gli Atti provinciali, comunali e della Camera di Commercio», ottobre-novembre 1878.

 

Guida alla Lettura  

    
1) A quali diritti civili, politici e sociali fa riferimento Benedetto Cairoli nel suo programma di governo? 
Individua che cosa si intende fare rispetto a:

  • diritto di libera espressione, stampa e riunione

  • diritto al voto e riforma elettorale (chi poteva essere elettore)

  • diritto all'istruzione

  • tutela del lavoro dei fanciulli.

 

2) Come viene assicurata la libertà religiosa nell'Italia del tempo (1878)?


3) Scegli, fra i seguenti, 3 o 4 aggettivi adatti a definire il programma di governo di Benedetto Cairoli e motiva la tua scelta.

 

democratico – reazionario – conservatore – progressista – illuminato – populista – assistenziale – riformista – moderato – innovativo

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