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L’impianto manualistico serve poco
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Bersaglieri e corazzieri
Fare l'Italia, fare gli italiani
Il processo di unificazione nazionale
Sei in: Fare l'Italia, fare gli italiani - Un decennio di preparazione e di guerre (1850-1859) - 3 SOGGETTI E PROTAGONISTI - Adelaide Bono Cairoli
Adelaide Bono Cairoli
Figlia del conte Benedetto Bono, prefetto napoleonico, e della nobildonna Francesca Pizzi, Adelaide nacque a Milano l’8 marzo 1806. Rimasta presto orfana di padre, venne educata al Reale Collegio di Verona, che lasciò nel 1821, quando si manifestarono i primi sintomi di quella che le sue biografie definiscono «fragilità di nervi», un disturbo neurologico che la perseguiterà tutta la vita.
A 18 anni sposò il suo medico curante, Carlo Cairoli, professore di chirurgia dell’Università di Pavia, di vent’anni più anziano, vedovo con due figli pressoché coetanei di Adelaide. Dall’unione nacquero otto figli: cinque maschi (Benedetto, Ernesto, Luigi, Enrico e Giovanni) e tre femmine (Teresa e Rachele, che morirono prematuramente e Carolina, che visse solo pochi mesi).
Donna di vasta cultura, Adelaide condivise con il marito le idee e l’impegno politico, e svolse un ruolo decisivo nelle scelte di vita dei suoi figli, che aderirono tutti con slancio agli ideali trasmessi dall’educazione familiare, impegnandosi per l’indipendenza dell’Italia fino al sacrificio della vita.
Punto di riferimento non solo per i figli, ma anche per i loro amici patrioti, studenti e professori universitari per lo più, Adelaide aprì la propria casa di Pavia a comitati e associazioni di supporto alla causa italiana, come quello che si assumeva il compito di cucire le camicie rosse per i volontari garibaldini.
Con le personalità più attive del Risorgimento intrattenne una costante corrispondenza e svolse opera di mediazione politica, ricevendo in cambio larghe manifestazioni di stima e di apprezzamento. Più volte Giuseppe Garibaldi ebbe modo di additarla come esempio alle madri italiane e di avere espressioni come questa: «il suolo che produce delle donne come Adelaide è un suolo sacro. La Nazione italiana non può perire con donne simili.»
Dopo aver visto cadere uno a uno quattro dei suoi figli, Adelaide morì il 27 marzo 1871. Durante la lunga malattia era stata assiduamente assistita dall’unico figlio sopravvissuto, il primogenito Benedetto, che aveva in tal modo mantenuto fede alla promessa fatta nel 1849, all’indomani della morte del padre, e che così recitava: «la mia vita voglio consacrarla a te perché possa essere il compagno dei tuoi dolori, il tuo servo, il tuo amico. Benedetto te lo giura per la memoria dell’adorato genitore suo». Adelaide fu sepolta accanto ai figli e al marito nella tomba di famiglia a Gropello.